Giovanni Guastella è un tecnico agronomo di Comiso che ha avuto una lungimirante idea: creare ‘Orto di casa tua’.
Un progetto semplice, ma straordinariamente interessante: affittare orti a chi vuol coltivare le proprie verdure, ma non ha uno spazio in cui poterlo fare.
E così, in un momento in cui sempre più spesso si parla di ritorno alla vita nei campi, di cibi genuini e di agricoltura che risolleverà l’economia, Giovanni ha avuto la perspicace idea di trasformare il suo terreno di famiglia, in piccoli orticelli da affittare.
Un progetto già realizzato in altre parti di Italia, che Giovanni ha avuto il coraggio di replicare anche nella provincia iblea. E i numeri gli hanno dato da subito ragione: nato lo scorso maggio, sono già 30 le famiglie che hanno affittato il proprio orto.
“L’affitto – ci spiega lui – è di minimo 4 mesi perché ovviamente deve essere un ciclo completo, quindi dalla semina alla raccolta. Penso a tutto io, i clienti devono solo decidere cosa coltivare e se farlo in maniera convenzionale o biologica. In base alla loro scelta io spiego qual è il momento dell’anno più idoneo per affittare l’orto, perché tutto ciò che produciamo segue le stagionalità”.
Quindi semina e cura dell’orto sono tutti in mano a Giovanni, ma ovviamente i clienti hanno la possibilità di andare a vedere da vicino il loro orticello e seguire così la vita delle loro verdure. Quando si è pronti per la raccolta, le persone possono decidere di praticarla loro stessi, ovviamente affiancati da Giovanni o da altri membri dello staff, così da vivere l’esperienza unica di raccogliere i propri frutti e di stare in stretto contatto con la natura. Ma per chi non ha la possibilità di farlo, Giovanni effettua pure il servizio a domicilio.
“Quando è possibile – precisa Giovanni – coltiviamo varietà di verdure antiche poiché sono quelle che hanno le migliori proprietà organolettiche”.
‘Orto in casa tua’ è dunque il progetto che dà una reale garanzia di cosa portiamo nelle nostre cucine, argomento molto controverso soprattutto negli ultimi tempi.
Probabilmente è per questo che l’idea ha già avuto molto successo in altre zone d’Italia, e che a quanto pare è piaciuta molto anche agli Iblei, perché portare in tavola qualcosa prodotto e raccolto con le proprie mani dà una soddisfazione difficile da descrivere e che molti stanno riscoprendo.