Domenica 8 ottobre, presso i campetti della chiesa del Preziosissimo Sangue di Gesù della città di Ragusa, si terranno le Olimpiadi della Legalità, un’intera giornata di sport promossa dall’associazione GLS Giovani Legalità Sport in partnership con Generazione Zero, la FUCI di Ragusa e di Vittoria e la Fondazione San Giovanni Battista. Questo appuntamento rappresenta l’ultima tappa del progetto Legaliblei, legato al bando “Giovani protagonisti di sé e del territorio (CreAzioni Giovani)” del Dipartimento del lavoro, della famiglia e delle politiche sociali della Regione Siciliana.
L’evento prevede tornei di calcio a 5, pallavolo e pallacanestro la cui iscrizione è completamente gratuita per favorire la massima partecipazione possibile, realizzando così un’iniziativa di sport veramente popolare. In linea con i principi propri dell’associazione GLS e di Legaliblei le Olimpiadi della Legalità sono il frutto della combinazione tra lo sport, importante strumento di inclusione sociale, e la cultura dell’antimafia, alla base di tutti gli eventi realizzati finora nell’ambito del progetto. Ancora una volta l’agonismo sportivo si allea con l’impegno della lotta a tutte le mafie, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani e di trasmettere loro quei valori imprescindibili per una società legalitaria.
Simone Lo Presti, presidente di GLS: “Le Olimpiadi della Legalità rappresentano un momento molto particolare. In questi mesi abbiamo fatto parecchie iniziative e adesso siamo quasi alla fine di un percorso eccezionale che culminerà con la conferenza finale di novembre, durante la quale ci sarà la premiazione dei ragazzi che parteciperanno ai tornei di domenica. A questo proposito voglio ringraziare tutte le persone che ci hanno accompagnato e che ci hanno dato una mano durante gli eventi degli ultimi mesi”.
A sottolineare l’importanza della giornata è la partecipazione di alcuni ospiti degli S.P.R.A.R. (Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati) della Fondazione San Giovanni Battista, impegnata a fornire servizi e promuovere attività nel territorio della provincia di Ragusa attraverso assistenza socio-sanitaria, formazione, intercultura e progettazione. Maria Taranto, referente dello S.P.R.A.R. di via Carducci a Ragusa: “La Fondazione San Giovanni Battista è lieta di aderire a questa iniziativa attraverso la partecipazione di beneficiari dei propri centri SPRAR e CAS che. insieme agli operatori, formeranno delle squadre per ogni tipologia di gioco proposto. Siamo convinti che lo sport possa essere un importante veicolo di socializzazione e quindi di integrazione sociale. Negli sport di squadra e comunque nelle attività di gruppo vi sono regole condivise, si parla un linguaggio comune, si promuove il riconoscimento dell’esistenza dell’Altro (compagno o avversario), si premia l’impegno”.