“Io non devo niente a nessuno. Sono una donna libera di scegliere se e con chi portare avanti le mie battaglie”.
Martina Guarascio, al centro delle polemiche dopo la decisione di candidarsi per le Regionali con Forza Italia, non sembra avere dubbi sulla propria decisione.
Come si ricorderà, nel gennaio del 2016 i 5 stelle, con i sodi risparmiati dalle indennità dei deputati regionali, avevano acquistato e riconsegnato alla famiglia Guarascio la casa messa all’asta.
Una notizia, quella della candidatura con Forza Italia, che il candidato presidente della Regione grillino, Giancarlo Cancelleri, ha commentato così: «Il M5S gli comprò la casa finita all’asta, lei si candida con Forza Italia. Siamo contenti per lei, si vede che le abbiamo restituito tanta di quella serenità, da potere pensare pure di dedicarsi alla politica attiva. Ci dispiace solo che abbia scelto il lato sbagliato. Quella casa la ricomprammo e la restituimmo alla famiglia sottraendola alla disperazione, ma, soprattutto, per accendere i riflettori sul problema delle aste giudiziarie. Per mettere argine al fenomeno facemmo approvare all’Ars un disegno di legge voto per l’impignorabilità della prima casa, tutt’ora fermo a Roma. Casa Guarascio – conclude – non è che uno dei tanti progetti finanziati con la restituzione di parte degli stipendi dei 14 deputati all’Ars”.
Martina spiega di essere stata contattata da Gaetano Armao per la candidatura: “Ho accettato volentieri, con l’obiettivo di fare in modo che quello che è successo alla mia famiglia non accada più.”
Il ‘nodo’, però, è legato proprio alla scelta, quella di Forza Italia. Martina spiega: “Mio fratello Antonio per tanti anni è stato coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani, quindi per me è una specie di ritorno alle origini, il nostro percorso e i nostri valori si riconoscono in Forza Italia, che per me non è ‘la parte sbagliata’. Con i Cinque Stelle non abbiamo alcun obbligo, l’acquisto della casa è stata una loro iniziativa spontanea e privata, e l’hanno sempre saputo che abbiamo ideologie di destra”.
E ‘detta’ le sue priorità d’impegno: “Oltre che per demolire lo sporco sistema delle aste giudiziarie, mi piacerebbe tanto spendermi per le giovani donne che vogliono studiare e non hanno modo di farlo, sarebbe un bel modo per riscattarmi dato che io ho dovuto interrompere il mio percorso universitario”.