Femminicidio e discriminazione verso chi vive in maniera libera le proprie relazioni affettive. A questi temi, sono state affiancate altre due tematiche più “tradizionali” nell’esperienza di Ragusani nel Fondo: l’emarginazione del centro storico e il supporto solidale verso chi vive situazioni di disagio. Come la cooperativa “Il girotondo”, che lavora anche con minori e il cui rappresentante, Peppe Lissandrello, ha lanciato un appello per trovare famiglie affidatarie.
Premiate anche l’associazione “Casa delle donne” di Scicli, che si occupa di donne, italiane e straniere, vittime di violenza e l’associazione “Try changing”, nata per promuovere un cambiamento contro il razzismo e il sessismo, che ha lanciato l’idea di realizzare un “pride” a Ragusa.
Tra i premiati Salvatore Poidomani, bottegaio che da 17 anni opera con la sua attività nel centro storico, mentre un premio alla memoria è stato dedicato a Claudio Maraia, uno dei fondatori dell’iniziativa, deceduto pochi mesi fa e ricordato con una sagoma di cartone realizzata da Guglielmo Manenti.
Nel corso della serata, intramezzata dal duo ragusano “Kaleido”, è stato mostrato un video con spezzoni della consegna del premio europeo per la pace di Aaachen (Aquisgrana) al Movimento No Muos, avvenuta lo scorso 1 settembre nella cittadina tedesca, e ritirato da due attivisti ragusani, Giuseppe Firrincieli e Susanna Stampanoni.