Fondazione San Giovanni, Solarino ci ripensa e ritira le dimissioni. Sabato da Renzi

6
Tonino Solarino alla presentazione del libro di Matteo Renzi a Ragusa (immagine tratta da Repubblica.it)

Tonino Solarino c’ha ripensato. Non si dimette e resta alla guida della Fondazione San Giovanni Battista.

La notizia delle dimissioni, che era stata verificata e opportunamente ‘confermata’, aveva fatto il giro della città in pochi minuti. Qualche giorno dopo la notizia il faccia a faccia con il vescovo, Carmelo Cuttitta, e nelle ultime ore lo stesso Solarino ha fatto sapere che resta al proprio posto.

Lo ha deciso dopo l’incontro con il presule? Era una scelta già presa prima? Le dimissioni avevano un intento ‘strategico’ all’interno degli equilibri della Curia? Solarino voleva, con le dimissioni, rimarcare l’importanza, come fosse quasi insostituibile, della sua presenza, quasi a dire: vediamo se riuscite a trovare qualcuno che sappia portare avanti la ‘baracca’? Sono solo ipotesi, perché solo i diretti interessati potrebbero confermare.

Tra i pochi punti certi ci sono le dimissioni che erano state presentate, poi ritirate, e l’estraneità del vescovo Cuttitta alla decisione presa da Solarino. Non c’era stato alcun input, infatti, da parte del presule per un avvicendamento, tant’è che lo stesso vescovo, poco più di un anno fa, aveva rinnovato il mandato a Tonino Solarino fino al 2019.

Rinuncerà adesso Solarino a tornare all’impegno politico? L’ex sindaco sta sondando il terreno, ma il panorama politico è talmente instabile che ogni decisione, pare di capire, viene rimandata almeno a dopo le Regionali. Rimane quindi al suo posto, la Fondazione, che oltre a essere una grossa organizzazione sociale non semplice da gestire, offre indubbiamente una visibilità di tutto rispetto.

Sabato mattina, intanto, era tra le prime file da Matteo Renzi, al Poggio del Sole. E sul suo facebook strizza l’occhio al leader del Pd: “Ho partecipato alla presentazione del libro di Renzi. Ho apprezzato l’attenzione a mantenere il confronto sulle idee e l’onesta autocritica”.