Il furto risale al mese di giugno scorso quando una famiglia comisana chiamò il 113 per richiedere l’intervento della Polizia visto che tornando a casa aveva avuto l’amara sorpresa di accorgersi di avere subito un furto. Sul posto l’intervento della Volante del Commissariato di Polizia fu tempestivo. Gli agenti con tutte le cautele del caso fecero un primo sopralluogo constatando che il o i ladri erano riusciti a raggiungere il balcone del primo piano di un edificio condominiale e dopo avere forzato le alette di una finestra erano riusciti ad entrare in casa mettendo tutto a soqquadro e impossessandosi, come poi si evincerà in sede di denuncia sporta dalle vittime, di numerosi oggetti di argenteria e preziosi in oro, causando un danno di diverse migliaia di euro. Non escludendo la possibilità che l’autore del furto avesse potuto lasciare tracce intervenne la Polizia Scientifica del Posto di Segnalamento e documentazione del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria che esperì un accuratissimo sopralluogo e effettuò delicati rilievi. Furono ricercate, rilevate e prelevate con le idonee e specifiche tecniche, impronte digitali e palmari dalle finestre, dai mobili e da oggetti che erano stati spostati dai malviventi.
Grazie a tali attività, l’elaborazione dei rilievi della Polizia Scientifica ha consentito di accertare, senza ombra di dubbio, che alcune delle impronte digitali prelevate sugli oggetti, trovano corrispondenza con l’impronta del palmo della mano destra e con il dito indice della mano destra di un quarantasettenne pluripregiudicato catanese condannato varie volte per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti.
Tali accertamenti attribuiscono la responsabilità del furto al malvivente catanese e per tale motivo l’uomo è stato immediatamente denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa che valuterà l’opportunità di adottare adeguate misure cautelari nei confronti del soggetto.