Domenica 20 agosto, alle ore 21.30, presso Piazza Torre a Marina di Ragusa si terrà l’evento Mafie Connection: i legami sul territorio ibleo, promosso dall’associazione GLS Giovani Legalità Sport in partnership con Generazione Zero, la FUCI di Ragusa e di Vittoria e in collaborazione con Libera e Ubik. L’incontro sarà l’opportunità per puntare un riflettore sui loschi giri di affari che interessano le province iblee, le quali spesso sono state considerate estranee a certe dinamiche criminali.
L’iniziativa, che ospiterà gli interventi dei giornalisti Giuseppe Bascietto (Narcomafie) e Arnaldo Capezzuto (Il Fatto Quotidiano), sarà moderata da Giulio Pitroso, presidente dell’associazione Generazione Zero. L’obiettivo dell’evento è di conoscere da vicino l’altra faccia del territorio ibleo, vittima di uno sfruttamento criminale che l’ha reso terreno fertile per i traffici illeciti delle mafie.
Gli interventi degli ospiti serviranno ad approfondire in maniera più efficace quanto, e in che modo, la presenza delle attività mafiose si sia sviluppata negli ultimi quarant’anni nel nostro territorio. Si parlerà di Stidda, organizzazione mafiosa che opera soprattutto nelle province di Agrigento, Ragusa, Enna e Caltanissetta, di commercio di droga e di armi, di agromafie, di appalti pubblici e privati. Un business da milioni di euro che inquina la Sicilia sud-orientale.
Marina di Ragusa interrompe la sua estate per una sera, si ferma per riflettere e per fare il punto della situazione a distanza di un mese dalla commemorazione del giudice Paolo Borsellino.
Giuseppe Bascietto, dal 1992 si occupa di mafia e criminalità economico-finanziaria. Giornalista free-lance, ha collaborato con Narcomafie, Antimafia Duemila. Ha pubblicato il libro “Stidda. La quinta mafia” (2005) e “Pio La Torre: una storia italiana” (2008).
Arnaldo Capezzuto, giornalista de Il Fatto Quotidiano, dirige il periodico on line ladomenicasettimanale.it ed è redattore de I Siciliani giovani. Ha vinto il premio Journalist Award per le inchieste sull’attacco della camorra ai campi rom di Ponticelli.