Le cronache di queste ultime settimane hanno riproposto, tristemente, situazioni di conflitto e di chiusura nei confronti dei migranti che giungono nella nostra terra. A Modica, venerdì pomeriggio, una “risposta” diversa, con una passeggiata di benvenuto ai circa cinquanta minori stranieri non accompagnati arrivati in questi giorni in città, ospiti di tre nuove comunità: “Raggio di sole”, “Tutti i colori della vita” e “Verde speranza”. L’iniziativa, promossa dalla Caritas diocesana, prevede un giro per Corso Umberto I, il ‘salotto buono’ della città. e poi un momento conviviale con una cena e musica. L’appuntamento è per le 18,30 davanti al Duomo di San Pietro, mentre alle 21 il momento di festa sarà al Largo Monsignor Gambuzza.
Saranno alcuni volontari, insieme ai missionari della comunità intercongregazionale che da un anno e mezzo vive a Modica, a dare il benvenuto spiegando la storia della città e fornendo altre utili indicazioni in francese, inglese, bambara e arabo.
«Le città hanno un’anima, non sono cumuli di pietra” diceva La Pira, padre costituente e sindaco santo nato a 15 km da qui. E questi giovani che vengono da lontano ci aiuteranno a rendere l’anima delle nostre città, e della nostra Italia, sempre più ricca di cultura, di coraggio, di idee, di sogni e anche di umanità». Lo dichiara Giorgio Abate, responsabile Immigrazione della Caritas diocesana di Noto, che aggiunge: «In tanti non ce l’hanno fatta: sono stati uccisi, sono morti per fame e per sete, sono annegati. Ai morti non possiamo dire nulla, ai vivi diciamo benvenuti!». Al momento di fraternità, si uniranno altre comunità di stranieri di Modica.
«Vogliamo dare a questi ragazzi un benvenuto – conclude Abate -, che sia il benvenuto di tutta la città».