Sanità, la commissione-passerella diventa un ‘boomerang’ per Digiacomo

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L’annuncio: una seduta per trovare soluzioni alla mancata apertura dell’ospedale ‘Giovanni Paolo II’. Le intenzioni: un ‘processo’ a Maurizio Aricò. Cos’è stata: una sfilza di interventi infiniti, sponde ‘campanilistiche’, sfogo a screzi simil personali.

Iniziamo dai numeri: su 14 commissari solo 2, incluso il presidente, si sono presentati.

In aula sindaci, sindacalisti, consiglieri comunali. 

Sono stati i primi cittadini ad animare il dibattito. Giovanni Moscato (Vittoria) ha annunciato che domani occuperanno il Pronto Soccorso dell’Ospedale Guzzardi, solo due medici a fronte di oltre 40mila accessi annui. 

Federico Piccitto ha chiesto che il Nuovo Ospedale si apra il più presto possibile. Ignazio Abbate, primo cittadino di Modica, schietto: “Non possiamo prendercela con l’ultimo arrivato, ma il problema della sanità in Sicilia è grave da tempo e il governo regionale non ha fatto che peggiorare la situazione”. 

Poi un duro affondo: “Il problema è stato politico. Chi è stato a fare pressione per programmare l’inaugurazione in tempi veloci? Diciamo nome e cognome?”.

E Digiacomo, presidente della Commissione Sanità all’Ars? Piglio visibilmente accusatorio nei confronti di Aricò, la situazione gli è però sfuggita di mano e la seduta si è trasformata in un atto di accusa contro la sanità siciliana e contro il governatore sostenuto dal suo partito.

Digiacomo ha provato ad usare la carta del ‘comizio’, urlando e chiedendo l’indicazione di tempi per garantire la ripresa della normalità. 

Ha puntato tutto sull’urgenza di procedere con l’apertura, fretta a cui la provincia è abituata come nel caso dell’atterraggio del primo aereo su Comiso con un festante Massimo D’Alema. 

Volo-passerella il 30 aprile 2007, primo volo con passeggeri solo 6 anni dopo. 

Tornando alla commissione-passerella di oggi, ha risposto alle domande il direttore sanitario Drago: da domani ortopedia al Civile operativa, da lunedì operative Urologia e Chirurgia generale. Cardiologia a Ibla già operativa, ma per la ripresa completa con l’angiografo ci vogliono circa 15 giorni per via del trasferimento del macchinario. 

Vi risparmiamo tutto il resto, un pomeriggio infuocato, ma solo fuori dall’aula. 

Ah, e la data di apertura del nuovo ospedale? Non chiedete troppo!

Il direttore amministrativo è stato chiaro: il 21 luglio è una data d’inizio. Si presenta la Scia, ma per i tempi di apertura dell’ospedale nessuna data.