Purtroppo è la risposta che si temeva. “Quando faremo il trasferimento? Non lo sappiamo”. Lo ha detto il direttore amministrativo, Elvira Amata, davanti alla Commissione sanità. La Amata ha poi chiarito: “Quando era stata stabilita la data del trasferimento, come direttore amministrativo era chiaro che mi dovessi assicurare che collaudo, verifiche funzionalità, presa in consegna dei lavori fossero a posto: ed era tutto a posto. Abbiamo preso atto dei collaudi, tutti avevano esito positivo. Purtroppo non è stato così. Abbiamo dovuto avviare un procedimento disciplinare nei confronti di un nostro collaboratore. E la denuncia a corte dei conti, per spese di trasferimento aggiuntive. Sarà accertata la responsabilità di chi ha portato a tutto questo”.
Il 21 luglio sarà presentata probabilmente la Scia, ma per l’apertura vera e propria si dovrà attendere. E non si sa quanto. “La direzione amministrativa – ha detto la Amata – non darà via libera al trasferimento il 22. Nel frattempo elimineremo le criticità individuate dalla Guardia di Finanza”.
E il nuovo cronoprogramma atteso per domani? Servirà solo a stabilire le tappe del ritorno ai vecchi ospedali. Entro il fine settimana saranno tutto pronto (chirurgia, ortopedia, urologia) per le emergenze. Da lunedì saranno operativi a pieno regime, ha assicurato Aricò. Per Cardiologia, che pure è in funzione, la piena funzionalità con l’angiografo a partire da fine mese.