Sanità, la protesta all’Asp. E Storaci porta una rosa ad Aricò

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Una ottantina i partecipanti al sit-in di questa mattina davanti alla sede dell’Asp 7 di Ragusa. Una manifestazione indetta dalla Cgil e alla quale si è unito anche il gruppo ibleo di Articolo Uno.

Il primario in pensione Nunzio Storaci, segretario dell’Anao Assomed, si è presentato con una rosa rossa, chiaramente una ‘risposta’ (polemica e simpatica al tempo stesso) alla rosa bianca donata da Aricò alle pazienti del reparto di maternità.

“Abbiamo visto che lui ha un animo sensibile, ha consegnato una rosa a una donna pensando che i ragusani sono ciechi e orbi. E anche noi abbiamo un animo sensibile, e vista la delicatezza del momento gli abbiamo dimostrato la nostra sensibilità” – spiega con ironia Storaci.

Una protesta a cui hanno preso parte anche alcuni precari del mondo della sanità ed esponenti politici come Giorgio Massari, candidato sindaco per le amministrative del prossimo anno.

C’erano anche le consigliere comunali Manuela Nicita e Sonia Migliore.

Il senatore Gianni Battaglia ha spiegato: Un fatto positivo, l’apertura di un moderno ospedale si è trasformato in un nocumento… è questo è avvenuto perché si è voluto trasformare il tutto in un evento di propaganda”. Per Battaglia era “impossibile pensare di trasferire un ospedale in tre giorni… Chi ha consigliato Aricò, lo ha consigliato male… Ora occorre porre una soluzione”.

Per il segretario della Cgil Scifo occorre che “tutta la questione del trasferimento venga affidata a un commissario ad acta”.

E intanto il deputato regionale del Pd Giuseppe Digiacomo ricorda che domani, alle 16, al Comune di Ragusa, si terrà una seduta della Commissione parlamentare per i servizi Sanitari e Sociali.

“In quella sede si cercherà – spiega Digiacomo – di fare chiarezza sulla grave situazione del servizio sanitario ibleo, determinata dal trasferimento, mai avvenuto, in una struttura non autorizzata e non certificata dei pazienti, con contestuale chiusura di alcuni reparti e blocco dei ricoveri negli altri ospedali cittadini. Durante il vertice si cercherà soprattutto di capire quando la situazione sarà normalizzata. Il tutto nell’interesse della salute delle persone, in questo momento messa in forte stato di precarietà”.