Ecco la nota a firma dei componenti del Comitato ‘Ragusa – Catania’ (Roberto Sica, Sebastiano Gurrieri e Salvo Ingallinera):
“A seguito dell’incontro di oggi del Comitato per il raddoppio della Ragusa-Catania con il Soprintendente Calogero Rizzuto sollecitato sin dal 6 giugno, il monitoraggio ci ha permesso di verificare che si stanno espletando le opportune verifiche ed approfondimenti per superare l’impasse del parere sfavorevole esposto il 5 giugno in conferenza di servizi dal soprintendente di Ragusa.
In tal senso si fa seguito alla disponibilità espressa dal presidente della Conferenza di servizi Architetto Giovanni Proietti (delegato della Dir. Generale per la Vigilanza sulle concessioni Stradali – quindi organo di verifica e controllo dello Stato) che forniva già il 5 giugno una diversa chiave di lettura della prescrizione n.2 della delibera CIPE n.3/2010 e delle argomentazioni citate in conferenza dall’architetto Rizzuto.
E’ importante sottolineare che tutte le modifiche, le integrazioni apportate al progetto a valle degli incontri che si stanno svolgendo devono essere trasmesse ufficialmente dalla Società Autostrada Ragusa – Catania (SARC) a tutti i convocati alla Conferenza di servizi entro la data della seconda seduta fissata per il prossimo 10 luglio.
Evidenziamo un elemento di grande importanza :
Il 3 Agosto prossimo SCADE il vincolo preordinato posto dal CIPE per l’espletamento delle pratiche che hanno approvato il progetto preliminare.
La Conferenza di servizi del 10 luglio, quindi, dovrà sancire le soluzioni, scaturite anche durante l’incontro di oggi, atte a superare l’attuale impasse.
Auspichiamo quindi che, ad iniziare dalla Soprintendenza di Ragusa, siano presenti tutti gli attori e ufficializzino le soluzioni individuate che oggi in anteprima abbiamo potuto verificare.
Se il 10 luglio, nella seconda conferenza di servizi tali soluzioni non saranno adottate, dopo le verifiche e valutazioni che qui si è cercato di riassumere e/o trovare nell’interesse di tutti e nel rispetto della legge, la procedura avrebbe, per noi, un inconcepibile ed inutile ostacolo e non plausibile stop e aprirebbe scenari poco rassicuranti sui tempi e le complicazioni per le fasi conclusive.
In tal senso esorcizziamo la possibilità che possano ripetersi, in danno alle nostre genti, ritardi e orpelli burocratici come recentemente verificatosi, ad esempio nella vicenda “Ospedale”.
Detto questo siamo sicuri che stavolta prevarrà il “buon senso” viste le tante soluzioni possibili che con l’approvazione del progetto definitivo ci porterebbe in tempi brevissimi alla fase realizzativa. Non è procrastinabile lo start per l’avvio dei lavori dopo avere superato 14 anni di pratiche burocratiche con le lotte e l’abnegazione di tutte le componenti del nostro comprensorio e non solo;
lo chiede l’interesse generale della nostra realtà, che sarebbe penalizzata oltremisura, lo chiedono tutti quegli uomini, donne, giovani e meno giovani che hanno perso la vita in questa arteria e i parenti, gli amici che portano nella loro vita la tragedia di queste persone care”.