Non ha usato giri di parole il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, che ha incontrato questa mattina la stampa dopo un sopralluogo negli ospedali ‘Civile’ e ‘Paternò Arezzo’.
Il primo cittadino è andato giù duro contro il manager dell’Asp, Maurizio Aricò, definendolo un “interlocutore inaffidabile” e chiedendo la rimozione.
Intanto, l’Azienda Sanitaria di Ragusaha fatto sapere che da stamattina l’assistenza alle giovani mamme di Ragusa è pienamente operativa nei locali del ‘Paternò-Arezzo’.
“Lo attestano i direttori di Ginecologia e Ostetricia, Dr. Giuseppe Bonanno, di Pediatria Dr. Rosario Salvo, di Neonatologia Dr. Giovanni Giaccone e di Anestesia e Rianimazione Dr. Luigi Rabito” – si legge nella nota dell’Asp.
“La piena normalità delle attività serve a rassicurare le giovani mamme che nei giorni scorsi temevano che i lavori finalizzati al trasferimento al Nuovo Ospedale di Ragusa potessero interferire con le loro esigenze assistenziali” dice il Direttore Generale della Azienda Dr. Maurizio Aricò.
Un provvedimento apprezzato dalle mamme in attesa: in questi giorni c’era stata grande preoccupazione proprio per questo reparto che oggi ha riaperto a Ibla.
E dalla Regione fanno sapere che la vicenda viene seguita con «estrema attenzione e preoccupazione». Niente ispettori, ma un continuo contatto con la direzione generale dell’assessorato per acquisire atti e informazioni.
L’INTERVENTO DI NINO MINARDO
“La grave emergenza sanitaria che sta investendo tutta la provincia di Ragusa, e che sta avendo effetti altamente negativi che si riversano su tutta la popolazione ed anche sul personale medico e paramedico in servizio presso i presidi dislocati nel territorio ibleo, non è altro che il triste epilogo ed il drammatico risultato offerto dal Governo regionale distratto dalla spartizione, rotazione e revoca di commissari senza alcuna logica che ha causato solo danni incommensurabili ai territori. La stessa Regione che è riuscita a danneggiare la provincia di Ragusa in ogni settore socio-economico e che sulla sanità ha completamente fallito, azzerando quanto di buono ed eccellente il territorio ibleo aveva costruito in questi anni”.
È l’amara considerazione del parlamentare nazionale di Forza Italia, Nino Minardo, dopo gli ultimi fatti accaduti in provincia di Ragusa in tema di sanità.
La mancata apertura del NOR, sta avendo effetti devastanti tanto da trovarci, sottolinea Minardo, in piena “emergenza sanitaria”: pronto soccorso ingolfati e reparti stracolmi, al punto da non garantire più l’ordinaria assistenza. Il personale medico, infermieristico e sanitario in generale è in pieno affanno e lavora senza sosta a fronte di accessi sempre maggiori a causa della stagione, del flusso turistico e delle responsabilità derivanti dallo straordinario afflusso di migranti.
“A tutto ciò -continua l’on. Minardo- si aggiungono il danno e la beffa di questi giorni relativa alla mancata apertura del NOR ed alla compromissione, di fatto, dell’efficienza complessiva dei nosocomi del comune capoluogo. Per questo si chiede l’immediato ripristino e la funzionalità degli ospedali “Civile” e “Ompa” di Ragusa, in attesa che la Magistratura concluda serenamente il proprio lavoro. Nel frattempo l’assessorato regionale alla Salute, non si limiti a nominare commissari che magari esordiranno avviando la consueta indagine interna, ma metta mano seriamente su questa vicenda e sulle eventuali responsabilità per sbrogliare questa intricata matassa.
Il quadro complessivo della sanità nel nostro territorio è devastante, la situazione è andata via via peggiorando fino ad arrivare all’attuale condizione di criticità oramai fuori controllo. Compito della politica è chiedere che, di fronte a tale e tanta confusione, venga garantito ai cittadini il servizio sanitario, quello efficace ed efficiente e non quello che si occupa solo di incarichi, promozioni, rotazioni e purtroppo di quanto fa capolino in questi giorni sulle pagine delle cronache locali e nazionali”.