Picchia la moglie, lei si rifugia in bagno e chiama la Polizia

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Immagine di repertorio

La Squadra Volante della Questura di Ragusa ha tratto in arresto A.L., per maltrattamenti in famiglia.

I fatti accaduti la mattina del 28 giugno hanno visto come autore un uomo di 39 anni ragusano disoccupato che ha sfogato per l’ennesima volta la sua rabbia nei confronti di moglie e figli, solo l’arrivo dei poliziotti ha evitato che la situazione potesse degenerare ulteriormente.

Gli uomini della Polizia sono intervenuti perché chiamati dalla moglie, che dopo essere stata presa a pugni e sbattuta contro il muro, è riuscita a sfuggire alla presa del marito violento rifugiandosi in bagno.

Da lì ha chiamato il 113, l’operatore cercando di calmare la donna, ha inviato subito la volante, che giunta sul posto trovava la signora agitata all’ingresso dell’abitazione. La donna ha raccontato che l’uomo in occasioni passate l’aveva percossa e spesso aveva infierito contro di lei ed i bambini, fino a quel giorno quando non si è limitato alle percosse ed a sfoghi verbali, ma gli ha sferrato un pugno in viso sbattendola contro il muro, il tutto scaturito da una banale lite coniugale. Da lì ne è scaturita la ferocia dell’uomo, che ha portato la donna a rifugiarsi in bagno e chiedere aiuto alla Polizia, che sul posto accertava il tutto.

L’uomo alla vista della polizia ha continuato il suo atteggiamento minaccioso nei confronti della donna dicendo davanti agli operatori che quando se ne fossero andati avrebbe continuato a spaccare tutto.

Pertanto l’uomo è stato bloccato e portato negli uffici della sezione volanti.

I poliziotti, messi al sicuro i minori, portavano la donna presso l’ospedale per le cure del caso, i sanitari gli riscontravano un trauma cranico frontale.

La donna negli uffici della Questura ha denunciato quanto accaduto e tutti i maltrattamenti subiti nel tempo.

L’uomo è stato tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia aggravati dalla presenza di minori.