Sanità, Maurizio Aricò ‘promosso’ a Palermo. A Ragusa arriva Ficarra

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La decisione è stata presa nel tardo pomeriggio dalla giunta regionale, dov’era arrivata la proposta dell’assessore Baldo Gucciardi di confermare i manager della sanità siciliana con il ruolo di commissari.

Per Aricò è arrivata al conferma dell’incarico, ma è stato deciso il cambio di ente. Lascia l’Asp di Ragusa a obiettivo ormai raggiunto, cioè l’apertura del Nuovo Ospedale che, nei fatti, è praticamente pronto.

Pare che al manager dell’Asp 7 non sarebbe dispiaciuto un trasferimento a Palermo, sua città d’origine.

A dirigere l’Asp iblea, dal primo luglio, sarà Salvatore Lucio Ficarra, finora manager dell’Asp di Agrigento: 53 anni, lauree in Giurisprudenza ed Economia aziendale.

La questione della conferma di di Aricò si era trasformata in un duro braccio di forza tra i due deputati iblei del Partito democratico. Da un lato Pippo Digiacomo, che all’indomani della notizia dell’indagine della Procura sul Nuovo Ospedale «Giovanni Paolo II» aveva infiammato la polemica chiedendo di rinviare l’inaugurazione, dall’altro Nello Dipasquale, che difende a spada tratta il manager che è riuscito a far aprire il nosocomio i cui lavori erano iniziati ben dodici anni fa.

In mattinata, era stata diffusa una nota con cui si comunicava che «l’onorevole Nello Dipasquale del Pd ha inviato una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e all’assessore Baldo Gucciardi ringraziandoli delle indicazioni fatte sulla scelta dei commissari. Per il manager dell’Asp di Ragusa, Maurizio Aricò, rappresenta il giusto riconoscimento – spiegava Dipasquale – a chi si è impegnato a spendere le risorse che sono state assegnata all’Asp iblea per aprire il nuovo ospedale Giovanni Paolo II che fra pochi giorni sarà messo a disposizione del territorio. La nomina è il giusto premio ad un manager, al di là delle polemiche comprensibili, ma dal mio punto di vista sbagliate, che dai risultati sulle pagelle dei direttori generali risulta il primo nella classifica siciliana».

Nei fatti, ‘ko’ la linea del benservito ad Aricò: passa la richiesta di Dipasquale di ‘premiare’ il medico palermitano fino alla guida dell’Asp iblea. Anche se la scelta della giunta Crocetta appare salomonica.

Per Aricò il ‘trasferimento’ a Ragusa, dove arriva il manager dell’Asp di Agrigento, duramente contestato dallo stesso Partito democratico agrigentino che è sceso in campo contro la sua conferma.

Alla fine la giunta ha provato a mischiare le carte, con la triangolazione Ragusa-Palermo-Agrigento.

Aricò va alla guida dell’ospedale Villa Sofia-Cervello, prendendo il posto di Gervasio Venuti. Questi ad Agrigento e, come detto, Ficarra a Ragusa.

Confermati gli altri manager, come hanno annunciato per primi i colleghi di Live Sicilia.

Lasciando da parte le scaramucce politiche, sul fronte apertura ospedale nessuna comunicazione ufficiale, anche se ormai sembra davvero quasi tutto pronto per accogliere i primi pazienti. Nota polemica da parte della Cgil, che dice: «I cittadini di Ragusa vogliono il nuovo ospedale, ma vogliono soprattutto che, prima di essere aperto, ogni cosa funzioni alla perfezione e sia verificata da chi è preposto a farlo, che il rischio clinico sia inesistente, che si operi con la massima sicurezza. Oggi l’attività sanitaria a Ragusa è paralizzata, l’utenza esterna si deve rivolgere altrove per radiografie, analisi cliniche e altre prestazioni diagnostiche. I ricoveri programmati sono sospesi, le urgenze sono smistate altrove, l’emodinamica è bloccata a Cisternazzi, la rianimazione è ridotta a un solo posto letto, l’ostetricia e la ginecologia sono in difficoltà».