«È ormai questione di qualche decina di ore».
Maurizio Aricò a fine mese lascerà la guida dell’Asp iblea per il nuovo incarico a Palermo. Per lui queste ore sono cruciali per il raggiungimento dell’obiettivo: aprire un’ospedale i cui lavori sono iniziati dodici anni fa. Come ricorda la prima pietra posta all’ingresso del nuovo ospedale intitolato a Giovanni Paolo II. Per ieri era stata fissata la data di inaugurazione, prevista la presenza del presidente della Regione, Rosario Crocetta, ma per via delle indagini della Procura, delegate alla Guardia di Finanza, è stato necessario «stoppare» il cronoprogramma dei trasferimenti che dovrebbe però riprendere nelle prossime ore.
Ieri mattina il manager dell’Asp ha incontrato i Primari dei reparti interessati ai trasferimenti per coordinare le operazioni utili a fare confluire i primi pazienti nel nuovo ospedale.
Ieri pomeriggio il sindaco, Federico Piccitto, accompagnato dal vice, Massimo Iannucci, dall’assessore Stefano Martorana e dal presidente del consiglio comunale, Antonio Tringali, ha effettuato un lungo e minuzioso sopralluogo nella struttura ospedaliera di contrada Cisternazzi accompagnato da Maurizio Aricò. Oltre due ore di sopralluogo nei circa 30mila metri quadrati che ospitano 240 posti letto. La struttura è praticamente pronta ad accogliere i primi pazienti che arriveranno, è ipotizzabile, nell’arco di qualche giorno.
Quattro sale operatore più la sala parto, una modernissima Rianimazione, con una stanzetta separata per pazienti con particolari criticità. Un sistema di monitoraggio dei malati con speciali monitor. Il Pronto soccorso avrà due ingressi: uno per le ambulanze, l’altro per le auto. È stato realizzato una sorta di enorme garage, per consentire il rispetto massimo della privacy dall’uscita dal mezzo fino all’ingresso nell’area per il triage. Anche le auto di chi accompagna un malato in ospedale potrà entrare in questo «garage»: il personale dell’ospedale interverrà poi per prendere in carico il paziente. L’ospedale è diviso tra aree di degenza, distinte per reparti, e aree per ambulatori, sale operatorie e stanze per la diagnostica. C’è anche un’ampia cappella. Tornando al sopralluogo, anche ieri, in contemporanea, i tecnici nominati dalla Procura hanno proseguito nelle misurazioni, che ovviamente rimangono «top secret», come nulla trapela da parte degli inquirenti sull’oggetto dell’indagine che però non ha fermato gli ultimi ritocchi prima della piena operatività del nosocomio. Il primo cittadino ha posto numerose domande alle quale sia il manager dell’Asp che dal direttore dei lavori, l’ingegnere Lorenzo Aprile, hanno puntualmente risposto.