Un video sui castelli federiciani in Sicilia, gli studenti lo donano al Comune

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Gli studenti delle terze classi, sezioni A, B, E e della IV, sezione A del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Ragusa che hanno deposto lo scorso mese di aprile sulla lapide che ricorda lo studioso e scienziato ragusano Gian Battista Hodierrna, custodita all’interno della Chiesa Madre di Palma di Montechiaro, una corona d’alloro donata dal presidente del Consiglio Comunale Antonio Tringali, hanno reso nel pomeriggio di ieri una visita di cortesia al Comune.

Accompagnati dal docente dell’Istituto ragusano prof. Salvo Giliberto, i ragazzi sono stati ricevuti nell’aula consiliare dal presidente del massimo consesso Tringali e dall’assessore alla pubblica istruzione Gianluca Leggio. Nel corso dell’incontro le scolaresche hanno donato al Comune un powerpoint commentato e musicato sull’itinerario delle visite svolte nei luoghi che sono stati oggetto del progetto di ricerca sull’incastellamento Federiciano e Chiaramontano in Sicilia che ha previsto anche una visita a Palma di Montechiaro nella Chiesa Madre in cui è collocata una lapide del nostro concittadino Gian Battista Hodierna.

Il presidente del Consiglio Antonio Tringali ed l’assessore alla pubblica istruzione Gianluca Leggio si sono complimentati con gli studenti per il lavoro svolto teso ad attenzionare la storia locale e le innumerevoli espressioni artistiche presenti nel territorio regionale. Il presidente del massimo consesso inoltre ha donato ad ogni classe che ha partecipato al progetto didattico curato dal prof. Salvo Giliberto e dalle prof.sse Emanuela Di Stefano, Mariolina Corallo, Anna Vicari e Leonia Occhipinti, una pubblicazione su Gian Battista Hodierna, frutto di una approfondita ricerca sull’illustre concittadino realizzata dal prof. Padre Mario Pavone.

Ho deciso di donare la corona d’alloro che è stata dai voi deposta sulla lapide che ricorda Gian Battista Hodierna – ha dichiarato nel corso dell’incontro Antonio Tringali – perché ritengo che il vostro gesto sia uno per approfondire ulteriormente gli studi sulla grandezza e profondità dello scienziato ragusano che merita di essere conosciuto e ricordato”.