San Giorgio chiama, il popolo dei fedeli risponde. Tutti assieme hanno dato vita a una vera e propria grande festa. La prova più evidente di quanto la città di Ragusa sia legata al suo glorioso protettore. Il tutto condito, nel finale, prima del rientro dei simulacri, quello del santo cavaliere e dell’Arca santa all’interno del Duomo, da un magnificente spettacolo piromusicale eseguito dalla premiata ditta “F.lli Vaccalluzzo” di Belpasso e dal “Mapping 3D”, curato da Elisa Nieli, sulla facciata della Chiesa madre che ha immerso il prospetto pensato e realizzato dal Gagliardi in un’atmosfera futuribile. Per non parlare di tutte le novità che hanno caratterizzato l’edizione 2017 dei solenni festeggiamenti. Elementi originali rispetto al recente passato che hanno messo in rilievo come questo evento religioso abbia ormai raggiunto un grado di attenzione molto particolare in ambito provinciale e regionale.
Decine di migliaia i fedeli e i ferventi sostenitori del santo martire che non hanno voluto mancare all’appuntamento clou delle celebrazioni. Il quartiere barocco, ieri, per tutta la giornata, è stato letteralmente invaso da un fiume di persone. Più di quarantacinquemila, secondo le stime degli organizzatori. Ancora una volta, una presenza da record. E’ stato il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, ieri pomeriggio, a presiedere la santa messa solenne. Mons. Cuttitta, durante la funzione tenutasi alla presenza delle autorità civili e militari, ha tenuto a ricordare le peculiarità del santo cavaliere e quanto la sua figura, ancora oggi, sia parecchio attuale.
Subito dopo, l’uscita dal Duomo del simulacro di San Giorgio e dell’Arca Santa è stata salutata da una vera e propria ovazione da parte della gente assiepata nella piazza sottostante. E’ stato il momento dei “botti” d’apertura della solenne processione che sono serviti a trasmettere il segnale di festa all’intera città. Non sono mancati momenti scenograficamente suggestivi come quello dei petali di rosa o degli “’nzaireddi” di colore rosso piovuti sui due simulacri. Il corteo religioso snodatosi successivamente ha visto la presenza dei rappresentanti delle confraternite di Ibla, e non solo, con le loro vesti storiche, seguiti dal parroco del Duomo, don Pietro Floridia, da numerosi sacerdoti e dai vertici locali delle autorità civili e militari. Più volte, durante la processione, intonato dai portatori, con indosso le classiche magliette bianco e rosse che riprendono i colori caratteristici associati alla festa di San Giorgio, è risuonato il grido “Truonu viva”, enunciazione tesa ad esaltare tutta la passione nutrita dai devoti nei confronti del santo cavaliere. Tra i momenti più suggestivi, la sosta alla chiesa delle Anime sante del Purgatorio, caratterizzata dalla recita dei Vespri, alla presenza del parroco del tempio di piazza della Repubblica, don Gino Scrofani. Lungo tutto il tracciato della processione, numerosi i fedeli che, dai balconi delle proprie abitazioni, soprattutto in corso XXV Aprile ma anche altrove, hanno omaggiato il santo martire, come tradizione vuole, con il lancio di petali di rosa. Grande soddisfazione viene espressa dai componenti del comitato, dell’associazione San Giorgio martire e dell’associazione portatori San Giorgio per la piena riuscita della festa.
A conclusione della processione, ha preso il via il videomapping e quindi lo spettacolo piromusicale che è stato eseguito in maniera magistrale e che non a caso è stato contrassegnato da applausi convinti da parte di tutto il pubblico presente. Molta apprezzata anche la performance dei Tamburi di Buccheri.