La vicenda della ‘rotatoria’ di piazza Libertà ha suscitato un vespaio di polemiche.
Ma si è trattato di quello che nei manuali viene definito ‘agenda setting’, cioè costruzione di ‘problemi’ più o meno ad arte, a uso e consumo delle esigenze della ‘comunicazione’ (c’è penuria di notizia in questo periodo) soprattutto per i patiti dei social, oppure di una rivoluzione epocale nella viabilità cittadina che merita un coinvolgimento generale della collettività?
Le ricostruzioni video postate dall’assessore Corallo e le spiegazioni del sindaco Piccitto propendono più sulla prima ipotesi, e che quindi si starebbe esagerando. Ma ovviamente la querelle proseguirà (sperando finisca con un miglioramento di quel rondò che attualmente, malamente, ‘dirige’ la viabilità della piazza).
Il primo cittadino si mostra critico con il soprintendente, dal momento che l’ente di tutela aveva dato l’ok al progetto, ma ora Rizzuto annuncia la possibilità di un vincolo che farebbe saltare l’allargamento del ‘rondò’.
Il sindaco Piccitto è intervenuto sul quotidiano ‘La Sicilia’ nell’edizione di oggi sull’argomento.
Riportiamo il suo pensiero:
“Mi verrebbe da dire, tanto rumore per nulla. Ma, questa volta, non basta una battuta. Ho sentito dei discorsi, letto messaggi, ascoltato opinioni e pareri, davvero allucinanti in questi giorni. Il mio intervento, quindi, nasce esclusivamente dalla volontà di precisare un paio di aspetti, in riferimento a quanto detto, in particolare, dal Soprintendente Calogero Rizzuto.
Innanzitutto, una premessa, doverosa, sui fatti. Il progetto non è di oggi, ma fu approvato con determinazione dirigenziale n. 2390 del 18/11/2015, che prevedeva, inizialmente lo spostamento del rondò (impropriamente denominato rotatoria) e la creazione di tre isole spartitraffico. Diversi mesi or sono, ormai prossimi all’avvio dell’opera, abbiamo avuto un confronto con tutti i tecnici interessati. Durante l’incontro avevamo concordato sulla necessità di rivedere il progetto in maniera ancora meno impattante, evitando la realizzazione delle isole spartitraffico. Questa modifica, come sottolineato nei giorni scorsi più volte dall’assessore Corallo, era quindi già prevista.
Questo breve excursus per dimostrare come davvero si sia fatta solo confusione, perchè tutto il caos e le opinioni, si basano sul semplice posizionamento dei new jersey. E basta.
Appena tornato dalla missione a Roma per i fondi PAC, abbiamo fatto un’altra riunione con i tecnici, dove quello che ho appena detto mi è stato confermato in toto.
A meno che qualcuno non voglia l’eliminazione totale del rondò; questa, però, è una scelta strutturale che non può e non deve prendere l’amministrazione comunale in solitaria. Primo perchè non è il nostro stile, secondo perchè è qualcosa che riguarda tutti. A parte che, dal punto di vista della viabilità, credo sarebbe qualcosa di incompatibile. Noi, quindi, abbiamo semplicemente previsto un miglioramento della viabilità. Anche perchè il resto del progetto prevede la sistemazione delle basole, degli attraversamenti pedonali, del manto stradale della piazza. Nessun intervento tecnico che stravolge la storia, la tradizione e la dimensione progettuale della piazza stessa.
Questi, dunque, i fatti.
Veniamo alle opinioni, che sono molto interessanti sotto vari punti di vista.
Partiamo dalla querelle politica, che è la più divertente. Alcuni esponenti d’opposizione sono intervenuti. Al netto dei soliti attacchi contro i grillini, come ho detto più volte, voglio estrapolare il concetto. E precisare l’orientamento dell’Amministrazione che, lo voglio sottolineare, non ha mai detto una parola contraria sulla pedonalizzazione di tutto l’asse viario del Centro Storico Superiore.
Anzi, dico di più. Nei prossimi giorni presenteremo il nuovo Piano per la Mobilità Sostenibile. Uno dei punti focali di quel piano è proprio legato all’aumento della pedonalizzazione nel Centro Storico. Anche perchè questo, secondo le previsioni del piano, consentirebbe di aumentare in maniera esponenziale l’attrattività dei sistemi di mobilità urbana.
Ma noi non vogliamo scegliere da soli. Faremo scegliere i cittadini, attraverso votofacile. Queste, e non lo spostamento di un rondò, così rispondo ad Ascom e Cna, sono questioni da trattare nel Tavolo del Centro Storico Superiore che questa Amministrazione ha voluto costituire per concordare interventi così importanti ed urgenti con tutti gli attori coinvolti. E non in solitaria, come avvenuto in passato, mentre magari qualcuno era assente o semplicemente non interessato. Ed oggi protesta. Ma questo non c’entra nulla con lo spostamento di un rondò che è lì da tempo immemore. E lasciamo perdere via Roma, per favore. L’attuale apertura parziale al traffico è determinata dai lavori in corso per le reti idriche. Cui si aggiungeranno, molto presto, quelli relativi a corso Mazzini. Non siamo degli avventati. E non si può mettere a rischio la sicurezza viaria. Per questo, al fine di aiutare una decongestione del traffico, abbiamo aperto parzialmente e temporaneamente la via Roma. Ogni eventuale scelta futura sarà quindi determinata consultando la comunità. Voglio fare chiarezza anche sull’importo dei lavori, nonchè sulle intenzioni dell’Amministrazione Comunale: partiamo dal secondo punto. Se l’Amministrazione Comunale interviene puntualmente e specificatamente su un aspetto che riguarda esclusivamente il miglioramento della viabilità, sta forse pensando di stravolgere o di chiudere qualsiasi prospettiva di pedonalizzazione? Non è così, ed a breve lo dimostrerà quanto previsto nel Piano della Mobilità sostenibile. Sull’importo dei lavori, invece, preciso che l’intervento riguarda la sistemazione delle basole, di alcuni elementi di arredo e la ripavimentazione della piazza. Non solo lo spostamento del rondò. Qualcuno ha detto: ma non c’erano altre urgenze? Sicuramente. Il problema è che l’Amministrazione viaggia sugli atti, non sulle ipotesi. E quelle somme e quel progetto, sono lì da quasi tre anni. L’Amministrazione Comunale, ed i consiglieri comunali lo dovrebbero sapere, non può spostare le somme o gli interventi come gli pare.
Andiamo, infine, all’intervento che più mi ha convinto della necessità di una risposta, e che è stato il vero motivo della risposta stessa.
Il sovrintendente Rizzuto annuncia l’intenzione di voler apporre un vincolo monumentale sulla piazza, eliminando anche i parcheggi attualmente presenti.
Benissimo, nessun problema. Ma non capisco se è la stessa soprintendenza che a marzo 2016 ha dato l’ok al progetto consentendo così di far partire l’iter dei lavori. E quando partono mette il vincolo. Non si capisce bene perchè. Ma un ente pubblico può cambiare idea dall’oggi al domani? No, perchè fa programmazione. E si programmano, prima, le scelte. Altrimenti non si capisce più nulla. Se la Soprintendenza quindi intende perseguire questa rotta, e questo dovesse determinare un blocco dei lavori, si trarranno le dovute conseguenze, che non sono solo legate ad un dibattito a mezzo stampa o diretto. Al di là di questo aspetto, va considerato il fatto che l’attuale sistema del bando sulle strisce blu prevede gli stalli di sosta in piazza. Anche questo dovrà essere oggetto di un cambio, con le dovute conseguenze. Infine, che ne pensano di questa scelta gli altri attori coinvolti? A partire dai cittadini per arrivare ai commercianti ed agli utenti moto ed auto muniti? Tutto questo deve essere oggetto, credo, di un confronto. E noi gli strumenti per coinvolgere i cittadini e tutti i soggetti interessati, come il Tavolo e votofacile, li abbiamo attivati. Ma questa uscita che non trovo altre parole per definire come estemporanea e, credo, poco meditata, non può essere determinata dallo spostamento di un rondò. E soprattutto dopo aver approvato un progetto ancora più invasivo, del quale, come detto, io stesso avevo dato già l’input ai tecnici di ridurre nella portata”.