È tutto pronto per la festa di ‘Crisci ranni’, l’esperienza della festa educativa che testimonia come la Pasqua aiuta a crescere. Sabato, in piazza Matteotti, si rinnoverà l’antico rito che coinvolge l’intera città. L’appuntamento è alle 17 per un iniziale momento di animazione. A seguire una drammatizzazione del mito di Demetra e Persefone, con cui gli antichi greci spiegavano la nascita, l’avvicendarsi delle stagioni e l’eterno rinnovarsi della vita da cui deriva il ritmo della crescita di ogni essere vivente.
Alle 18 in punto il rito si rinnoverà: ‘Crisci ranni, crisci ranni’ ripeteranno i padri, innalzando i figli verso il cielo, con l’augurio di crescere, non in fretta, ma bene, con impegno e con valore. Era un rito, questo, che ha rappresentato per l’intera città di Modica l’incontro tra varie generazioni e il consolidarsi di una tradizione decennale. Il grido di ‘Crisci ranni’ risuonava insieme al rintocco delle campane che annunciavano la risurrezione, proprio in occasione della Pasqua, e coinvolgeva tutti i quartieri: da ogni angolo si udiva infatti il ripetersi di queste parole. Oggi, come allora, quel grido risuonerà forte come una ‘benedizione’. A seguire ci si sposterà nell’atrio del palazzo comunale dove verrà allestita la ‘tavola della città’. Sono stati i bambini delle scuole a realizzare le tovaglie della tavolata in cui verranno offerti dolci, pane e bibite.
In questi mesi, sono stati proprio gli studenti, dalle elementari alle superiori, a essere coinvolti nella preparazione del grande appuntamento di sabato. Gli studenti, con percorsi differenziati per età, hanno approfondito il mito e i significati cui esso rimanda. La festa avrà un prologo, il giorno prima.
Venerdì, alle 9, al campo di contrada ‘Caitina’, il calcio sociale. Un torneo che ha una regola: in campo vanno tutti, chi sa giocare e chi non ha mai dato un calcio al pallone. Niente arbitro e punteggi alle squadre attribuiti dagli insegnanti sulla base anche del comportamento dei ‘giocatori’.