Comunicati stampa, una miriade di post su facebook, interventi pubblici. Programmi, più o meno concreti, promesse, come in ogni campagna elettorale, strette di mano e rassicurazioni.
A Santa Croce Camerina la tornata elettorale si svolge secondo il cliché.
C’è un argomento che, a quanto pare, non sarebbe stato trattato dai diversi candidati alla poltrona più alta del Palazzo di Città: i costi della politica.
L’amministrazione comunale uscente, com’è noto, decise di dare un taglio del 50% per cento alle proprie indennità, utilizzando le somme risparmiate per iniziative utili alla città. Che farà il prossimo sindaco insieme alla sua giunta e alla maggioranza?
Nell’interminabile sfilza di comunicazioni, una parola chiara su questo argomento non è stata ancora data.
Qualcuno potrebbe ‘bollare’ come strumentale o populista un argomento di questo tipo, e invece potrebbe essere un valore aggiunto, per almeno due ragioni.
La prima, di ordine più pratico: qualche soldo risparmiato e ‘restituito’ alla città è tutt’altro che superfluo, specie in anni in cui i bilanci comunali sono risicatissimi.
La seconda: le buone prassi hanno bisogno di continuità, qualunque sia il colore politico di chi vince.