Questa mattina, a Chiaramonte Gulfi, i Carabinieri hanno tratto in arresto per rapina aggravata in concorso S.G., pregiudicato comisano di ventisette anni, C.K., ventitreenne bracciante agricolo vittoriese gravato da alcuni precedenti di polizia, e C.L., una donna incensurata di venticinquenne residente a Vittoria (incensurata), intercettati dai militari quando avevano appena rapinato l’ufficio postale di Corso Umberto n.63.
Erano da poco trascorse le 8.15 quando S.G., brandendo una pistola (poi rivelatasi “giocattolo”), calzando guanti in lattice ed indossando un passamontagna, ha fatto irruzione nell’ufficio postale minacciando gli impiegati ed intimando loro di consegnare il contenuto delle casse. Il malvivente, ottenuta l’esigua somma contante disponibile al momento (ha strappato solo 55 euro, le casse erano ancora chiuse!), si è precipitato fuori dalla posta svestendo il mascheramento: la mossa non è sfuggita alla pattuglia dei Carabinieri che stava transitando proprio in quel momento, impegnata nella vigilanza degli obiettivi sensibili previsti dai piani antirapina dell’Arma. I militari hanno immediatamente bloccato il rapinatore e, avendo intuito la direzione di fuga da questi intrapresa, hanno fornito indicazioni ai colleghi dislocati nelle vie limitrofe i quali, battendo il centro storico, hanno bloccato i complici, che attendevano a bordo di una Renault Clio nera.
Nel corso delle successive perquisizioni, i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro il passamontagna, i guanti e la pistola, mentre la somma asportata è stata restituita all’istituto depredato.
Al termine delle prescritte formalità, i due uomini sono stati rinchiusi nel carcere di Ragusa, ove permarranno ristretti a disposizione della competente autorità giudiziaria, mentre la donna, madre di una bimba piccola, è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
Sono in corso ulteriori investigazioni allo scopo di approfondire la posizione dei tre arrestati e di verificare se, eventualmente, abbiano compiuto reati analoghi in passato.