Favorire l’emersione del fenomeno e quindi lavorare in rete per far sì i presidi già presenti sul territorio risultino ancora più efficaci. Questo l’obiettivo comune del tavolo di confronto con la ministra romena Andreea Pastirnac avvenuto stamane in prefettura a Ragusa.
Al vertice, coordinato dal prefetto Maria Carmela Librizzi, erano presenti le forze dell’ordine ma anche del volontariato sociale e sindacale che da anni segue il fenomeno dello sfruttamento nelle campagne del Vittoriese. Il prefetto ha ricevuto una delegazione inviata dal primo ministro romeno Sorin Grindeanu e composta, oltre che dalla ministra Andreea Pastirnac rappresentante dei Romeni che lavorano all’estero, dal console capo sezione presso il Consolato di Romania a Catania, Ioan Iacob. In partenza per Roma, dove incontrerà rappresentanti del Governo, la ministra ha annunciato la possibilità di inviare addetti del ministero dell’Interno e del Lavoro rumeno sul territorio per un periodo limitato di tempo, come punto di riferimento dei cittadini in difficoltà.
“La denuncia è un passo molto importante per le vittime – ha detto la ministra -. Insieme alle autorità locali vogliamo trovare un meccanismo affinché queste donne siano spinte a denunciare“. Importante anche il contrasto del lavoro nero e dell’anonimato che rende tanti cittadini stranieri, non solo romeni, principalmente delle vittime di sfruttamento.
Il prefetto Maria Carmela Librizzi ha quindi posto l’attenzione sull’apprezzamento delle autorità romene del lavoro svolto in provincia non solo dalle istituzioni ma anche dal settore sociale.
“L’obiettivo condiviso è quello di fare uscire dall’isolamento le donne rumene per fare avere loro un rapporto fiduciario e permettere loro di denunciare episodi di sfruttamento lavorativo e sessuale“.