Che la richiesta di sospensiva sulla delibera relativa alle variazioni di bilancio fosse una ‘manovra’ azzardata lo sapevano tutti, inclusi i ricorrenti.
In primis ‘Insieme’ si era sfilato da quell’ipotesi, e così a procedere su quella strada erano rimasti solo quelli del Patto di consultazione. E neppure tutti: in due (Castro e Morando), avevano deciso di desistere.
Questa mattina la conferma di come quella strada fosse più buona come impatto mediatico per l’effetto annuncio che utile per ‘azzoppare’ il provvedimento votato dall’aula dopo una maratona infinita di interventi, colpi di scena.
La foto in bella mostra della Polizia, chiamata a tarda sera, mentre probabilmente era impegnata in più utili servizi di controllo del territorio, era già il segnale di come si volesse portare lo scontro sul piano squisitamente dell’immagine. Al di là delle possibili (e non ancora dimostrate) ragioni sui contenuti.
A quanto risulta, nessuna denuncia scritta, nessun esposto alla Procura sarebbe stato inoltrato dai consiglieri che lamentavano la mancata consegna di documenti. Se così fosse, sarebbe grave assai aver chiamato le Forze dell’ordine solo per alzare il livello dello scontro… mediatico.
Questa mattina, dicevamo, al Tar la conferma dell’inutilità della richiesta di sospensiva. Sarebbe stata bocciata senza troppi dubbi, quindi la decisione di ritirarla.
In pochi minuti la nuova strategia comunicativa dei ricorrenti: siamo responsabili. Se chiedevamo la sospensiva si bloccavano i bilanci e, quindi, l’ente.
E lo hanno scoperto durante l’udienza? … Capolavori di fantasia!
Ovviamente rimarrà la questione di merito. Pare che sia stata chiesta la fissazione dell’udienza, ma i giudici non avrebbero ravvisato tutta questa fretta. Ciò sembra confermare, quindi, l’ipotesi che tanto rumore (quello di danni per il Comune derivanti dall’approvazione della delibera) è stato fatto per nulla o quasi.
Non rimane che attendere la prossima ‘puntata’.