Catena e catenaccio luccicano di nuovo. Il cancello, con tanto di scritta a spray «Porcilaia», è sbarrato e, per il momento, non verrà aperto tanto spesso.
L’edificio che a lungo ospitò un Istituto scolastico in piazza Carmine, attaccano al convento dei frati, è ormai un deposito di scrivanie, armadi, sedie e ogni genere di residuo delle sedi distaccate dei Tribunali dopo la soppressione e il trasferimento a Ragusa di tutti gli uffici giudiziari della provincia. Per buona parte, si tratta di roba inutilizzabile. Vecchie suppellettili da mandare in discarica, ma ovviamente ci vuole il via libera da parte dell’autorità competente. Pare che la richiesta, da parte del Comune, sia stata avanzata, almeno per capire cosa farci con quella montagna di roba che riempie una consistente parte del vecchio edificio.
Vecchio sì, ma riutilizzabile. L’amministrazione comunale, qualche tempo fa, avviò l’iter necessario, partendo dalle analisi geologiche per capire se quell’edificio potesse essere riutilizzato o se si rendeva necessario raderlo al suolo magari per farci, come prevedeva inizialmente il piano particolareggiato dei centri storici, un parcheggio. L’allora assessore Rocco Bitetti convinse i colleghi della giunta a lasciarlo in piedi, per destinarlo a iniziative sociali, dopo una necessaria opera di restauro. Negli anni diverse possibili soluzioni: c’era stata anche la promessa di un regalo alla città da un milione di euro, per il recupero dell’edificio, da parte della famiglia Giuffrè. Ma era ai tempi dell’amministrazione Dipasquale, poi la promessa naufragò con il cambio di guardia a Palazzo dell’Aquila. E ora?
L’idea è di utilizzare parte di quell’edificio per le attività del centro d’istruzione per adulti, che al momento si appoggia alla scuola Vann’Antò. Il centro si occupa in particolar modo dell’alfabetizzazione d’italiano dei migranti, attualmente ha oltre 220 iscritti. Per realizzare qualche aula e gli spazi necessari non ci vogliono troppi soldi, si parla di cifre che potrebbero essere inserite nel prossimo bilancio comunale. I primi sopralluoghi dei tecnici sono stati effettuati, e ora si sta valutando tutti gli aspetti della decisione. Una conferma in tal senso arriva dall’assessore alla Pubblica istruzione e Servizi sociali, Gianluca Leggio. E il resto dell’edificio? Al momento nulla di ufficiale, anche se l’idea di realizzare spazi da concedere alle associazioni non è stato accantonato. In quel caso, tuttavia, occorrono risorse ben più consistenti per il recupero, e dovrebbero arrivare dalla legge su Ibla, trattandosi di un’area che ricade in pieno centro storico.
[Fonte Giornale di Sicilia]