60 minuti per fuggire da una stanza. Anche a Ragusa arriva Excape Room

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Immaginate una stanza chiusa, 60 minuti a disposizione e il vostro intelletto come unica arma per fuggire.

Non stiamo parlando di qualche film di fantascienza in programmazione nelle sale cinematografiche, o di un nuovo videogame futurista, ma di un social game. Un gioco cioè, che prevede la partecipazione di un gruppo di persone e che si svolge in un luogo ben preciso, nelle stanze di Excape. Due stanze per la precisione, una rappresentante una cella e l’altra una sala di un palazzo vittoriano.

Enigmi in serie, tracce  e collaborazione con tutti i partecipanti come uniche risorse per non cadere nelle trappole confezionate ad hoc ed evadere prima che scocchi il 60esimo minuto.

Ci si troverà così, catapultati in un’altra realtà e si scoprirà quanto sia importante per ‘sopravvivere’ usare il proprio ingegno e soprattutto affidarsi alle abilità dei propri compagni di gioco.

Un’esperienza unica, che va ben oltre i classici obiettivi dei videogame.

Un gioco nato nel 2006 a Los Angeles come esperimento sociale, di aggregazione, per meglio motivare il lavoro in team. Da lì poi è diventato un vero successo mondiale. In Italia già diverse Exape Room sono nate, ma in Sicilia erano presente solo a Trapani.

Ma dal 10 febbraio sarà possibile provare questa divertente esperienza anche a Ragusa grazie a un gruppo di sei ragazzi, che dopo averla testata ed esserne rimasti entusiasti, hanno deciso di proporla ai cittadini iblei.

Loro sono Mauro Melodia, Giuliana D’Amato, Gabriele Cavanna, Cristina Sigona, Giovanni Sigona e Flavia Cappellini, sei ragazzi che quotidianamente  sono impegnati in settori completamente  estranei a questo tipo di attività, ma che hanno deciso di scommettere su questo social game.

Adesso non rimane che mettere alla prova voi stessi.

Riuscirete a ‘liberarvi?