Notificato a Palazzo dell’Aquila il ricorso al Tar di cinque esponenti dell’opposizione contro la delibera approvata dal gruppo consiliare M5s sulle variazioni di bilancio.
Il ricorso, depositato lo scorso 30 gennaio attraverso l’avvocato costituzionalista Agatino Cariola, è stato presentato dai consiglieri Giovanni Iacono, Carmelo Ialacqua, Giorgio Massari, Sonia Migliore e Manuela Nicita. L’atto, che vede al centro del mirino il sindaco, il presidente del consiglio comunale ed il consigliere primo firmatario della proposta di variazioni poi approvate, ovvero Gianluca La Terra.
I cinque esponenti dell’opposizione tentano quindi la carta della sospensiva, ritenendo che l’adozione delle variazioni con urgenza, richiamate in successivi atti di bilancio, come la recente approvazione del Peg 2017, stia innescando una reazione a catena che potrebbe danneggiare nei prossimi anni il Comune ragusano. Mossa che va ad aggiungersi alla presentazione (questa sì condivisa da tutti gli esponenti di opposizione) dell’esposto alla ragioneria generale dello Stato presso il Ministero delle Finanze e alla procura della Corte dei conti presentato dal professore Gaetano Armao. I consiglieri Iacono, Ialacqua, Massari, Migliore e Nicita hanno illustrato ieri in conferenza stampa le motivazioni, politiche prima di tutto, che li hanno spinti ad intraprendere la forte azione legale.
“Non una sfida ma un atto dovuto per la comunità – ha esordito la Migliore -. Un gesto d’amore, che per noi rappresenta uno sforzo economico e di energie, per il rispetto delle leggi e per la tutela delle istituzioni”. “Noi andiamo avanti e ci appelliamo alla giustizia – ha aggiunto Carmelo Ialacqua – come fa chi denuncia atti che ritiene illegittimi. Mi chiedo, a tal proposito, dove sono le denunce dei 5 stelle sulle bollette per 10 milioni di euro non pagate che dissero di avere trovato dalle passate amministrazioni o sui 16 milioni di euro che l’assessore Martorana definì non allineati dai residui dei fondi della legge su Ibla?”.
Iacono ha sottolineato come tutta la minoranza abbia reputato indigeribile nel merito la delibera di variazioni di bilancio approvate con urgenza dal Consiglio lo scorso 31 dicembre. “Ognuno ha poi deciso come proseguire nelle azioni di critica e contrasto, in base alle proprie valutazioni personali. Noi abbiamo deciso di opporci al muro di gomma rappresentato dal M5s a Ragusa. Questo ricorso si basa sulle nostre considerazioni relativamente ad una illegittimità del procedimento amministrativo, una illegittimità per eccesso di potere, c’è una violazione della possibilità di potere esercitare il mandato elettivo nella vigilanza ed il controllo sugli atti amministrativi”.
“In questo contesto storico – ha concluso Massari – con personaggi locali che fanno riferimento al populismo di Salvini e Grillo, la democrazia non è scontata. Al centro del ricorso c’è la nostra opposizione al tentativo di questa amministrazione di ridurre il Consiglio ad un’aula sorda e grigia, utilizzando come arma i consiglieri di maggioranza”.
[Fonte La Sicilia]