I danni dell’alluvione, stime tra i 5 e gli 8 milioni di euro solo a Modica. Crocetta: “Stato di calamità”

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16174536_1739041033079471_3631987576621004397_nIl governatore della Sicilia Rosario Crocetta dichiarerà lo stato di calamità per gli ingenti danni subiti anche dal territorio ibleo e in particolare nelle zone di Modica e Scicli, in seguito alla violenta ondata di maltempo che ha colpito nella notte tra il 22 e il 23 gennaio. E’ quanto ha assicurato oggi il governatore siciliano in visita a Modica e Scicli. Durante l’incontro con il primo cittadino Ignazio Abate, Crocetta ha parlato dello stanziamento di 120 milioni di euro per i danni causati dal maltempo in Sicilia.

Per Modica si temono danni tra i cinque e gli otto milioni di euro. Nello stato di calamità potrebbero arrivare circa tre milioni per le emergenze immediate: il depuratore e le strade. 

La nostra preoccupazione principale – ha detto il presidente della Regione – è rivolta al blocco del depuratore che può causare un disastro ambientale non indifferente. Abbiamo fatto un sopralluogo e occorrono interventi urgenti per il patrimonio edilizio urbano, uffici pubblici e scuole, viabilità urbana, che hanno subito danni incredibili… Abbiamo anche letto il comunicato degli allevatori e agricoltori…”. E ha aggiunto:  “Tra oggi e domani verrà fatta una prima stima dei danni, e giovedì, quando faremo la dichiarazione stato di calamità, saremo già in condizione di investire le risorse necessarie”.

Crocetta ha puntato l’attenzione anche sulla questione strutturale. “Per potere intervenire, facendo in modo che non accadono più fatti di questo tipo, occorre avere un quadro. So che già qualche progetto esiste. Ecco perché, oltre all’emergenza, bisogna finanziare anche interventi strutturali”. 

In particolare nel territorio ibleo, i forti temporali hanno portato all’allagamento di gran parte del territorio modicano e sciclitano, mettendo letteralmente in ginocchio l’area soprattutto per il mondo agricolo e produttivo.

I sindaci di Modica, Scicli e Ispica sono già all’opera da ieri per fare il punto della situazione non sempre facile dato che molte zone di campagna sono ancora irraggiungibili.

Alcune famiglie sia nel Modicano che nell’ispicese ieri chiedevano ancora aiuto alle istituzioni perchè la strada era interrotta o allagata, dichiarando di non poter accompagnare i propri figli scuola o di non andare al lavoro. La protezione civile è dunque ancora all’opera nelle vaste zone di campagna per vagliare la situazione e prestare soccorso. L’alluvione a Modica Bassa in via Fontana è stata la dimostrazione più eclatante e violenta dell’ondata di maltempo ma i danni sono ingenti anche in molte altre zone.

A Modica Alta si registrano danni in tutto il quartiere a causa della forte corrente d’acqua che ha attraversato le strade con importanti allagamenti. Colpita anche Ragusa dove il caso più significativo è stato l’allagamento del Cineplex e del Palminardi. Fortunatamente non si sono registrate vittime in tutto il territorio. I danni sono ingenti in tutti i comparti, dal turismo ai trasporti, dall’agricoltura alle infrastrutture e serviranno interventi massicci. Molto difficile la situazione nella parte bassa dell’Ispicese dove i canali non hanno retto l’impatto della pioggia. Il canale circondariale del consorzio di bonifica è tracimato perchè si è formato un tappo di canne di circa 30 metri nei pressi del ponte di Contrada Cozzo Muni che ha aggravato la situazione da tempo precaria. Allagate alcune abitazioni con molti residenti costretti a dormire in macchina. 

Diversi animali morti a causa dell’alluvione dei campi. Di certo la tempestività con cui tutti i sindaci iblei hanno chiuso le scuole e gli istituti ha evitato che ieri, nonostante fosse tornato il sole, tante persone si avventurassero su strade ancora pericolose che la protezione civile e i Vigili del fuoco, senza tregua, stanno mettendo in sicurezza. In particolare via Nazionale a Modica è stata transennata per consentire ai tecnici di appurarne lo stato dato che le piogge insistenti potrebbero averne compromesso la stabilità con un grave rischio frane.

Intanto, in via Fontana a Modica, una delle zone più colpite, in molti hanno voluto dare un aiuto concreto alle famiglie colpite e gravemente disagiate. Un centinaio di persone si sono presentate armate di solo di pale e solidarietà per aiutare, insieme ai mezzi da lavoro mandati dal Comune, a spalare il fango.

Da oggi scuole regolarmente aperte a Modica, resta chiusa solo la scuola dell’infanzia di Treppiedi Nord, che a causa di infiltrazioni alla caldaia è rimasta senza riscaldamenti. Stessa sorte per le palestre di Piano Gesù e De Amicis a Modica Alta, che hanno bisogno di un profondo intervento di pulizia. Gli istituti invece sono regolarmente aperti. Permane, invece, il divieto di uso dell’acqua potabile a causa delle ingenti infiltrazioni dovute al maltempo. Sono già disponibili sul sito del Comune di Modica i moduli per chiedere il rimborso dei danni subiti.