La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha chiuso una “casa a luci rosse” in località c.da 5 vie di Genisi in territorio di Ragusa.
Qualche giorno fa, la Squadra Mobile aveva ricevuto una richiesta d’intervento da parte di alcuni cittadini residenti presso la “Strada della malavita”, poiché avevano notato uno strano via vai da una villetta sita proprio davanti casa loro.
I cittadini, a tutto potevano pensare tranne che alla prostituzione, solitamente esercitata in centro storico di Ragusa.
I controlli, hanno permesso di appurare la proprietà dell’immobile ed il regolare contratto d’affitto ad una donna ragusana.
Al momento del controllo, vi era all’interno un cliente entrato da pochi minuti, il quale, sentito come persona informata sui fatti ha riferito di aver contattato le prostitute tramite un sito internet ed avendo visto le foto di due belle ragazze fissava un appuntamento.
Giunto presso la casa pubblicizzata, notava che le foto non corrispondevano di sicuro alle due donne, peraltro non di suo gradimento per le fattezze fisiche, ma non voleva offenderle e quindi consumava un breve rapporto sessuale.
La Squadra Mobile identificava ed accompagnava in Questura le due sudamericane presenti, di 40 anni, residenti a Roma e da pochi giorni venute qui a Ragusa per prostituirsi.
Il proprietario di casa era del tutto ignaro che l’affittuaria, a sua volta, aveva dato in locazione la casa a delle prostitute, pertanto riferiva di voler immediatamente rescindere il contratto.
Le due donne sono state allontanate dal territorio di Ragusa con la diffida di non fare più rientro in questa provincia al fine di esercitare la prostituzione.
In questa occasione, le due prostitute, grazie alla connivenza di una donna ragusana, avevano trovato una villetta isolata, rispetto al centro storico, ma essendo proprio di fronte casa di famiglie per bene, ha creato molti disagi e per questo è stata subito chiusa.
Il fastidio che recano i clienti è il solito ed è dovuto al fatto che negli annunci chi si prostituisce (o chi per loro), non inseriscono la via, proprio per eludere i controlli della Polizia, pertanto il cliente contatta la donna o l’uomo e si fa illustrare la strada, sbagliando spesso portone a seguito delle non precise indicazioni.