Rifiuti: la psicosi da bolletta, una soluzione per non farsi assicuTari…

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Psicosi da bolletta

Tutti sul caos Tari. Da alcuni giorni la politica cittadina si è concentrata sulle criticità presso l’ufficio Tributi del Comune di Ragusa. Il saldo Tari recapitato ai contribuenti ha determinato una fila sempre crescente agli uffici di via Spadola. Sui motivi della confusione maggioranza ed opposizione si dividono, c’è chi parla di troppi errori causati anche dal software utilizzato dal Comune, c’è chi parla di mancanza di informazioni relative alla lettura dei dati. In ogni caso la scadenza del 15 novembre si avvicina e la soluzione unanimemente avanzata è quella di garantire una proroga.

E se da un lato il movimento Insieme denuncia il disinteresse da parte di assessore e sindaco, sordi ai problemi della città, i consiglieri del Movimento cinque stelle Agosta e Stevanato annunciano invece condivisione da parte dell’amministrazione.

In tutto questo ci sono i cittadini, disorientati ed esasperati, che da giorni provano ad interloquire con gli uffici comunali per avere chiarezza. Si parla di situazioni paradossali, con la fila che inizia fuori dalla porta alle 6 di mattina per prendere i primi talloncini, quelli che danno la certezza di poter interloquire con un funzionario. Già, perché alle 14, che ci sia una o cinquanta persone, le porte chiudono e chi rimane senza risposte è costretto a ritornare il giorno dopo, rifacendo tutta la trafila daccapo. Inutile inoltre provare a telefonare, i cittadini denunciano che ai sei numeri dedicati non risponde nessuno.

I componenti di Insieme, Tumino, Lo Destro, Mirabella, Marino e Laporta, stamane si sono recati all’ufficio di via Spadola e, approntando una sorta di mini-comizio, hanno lanciato diverse accuse all’amministrazione, inadeguata a gestire una città. “Occorre una proroga almeno al 15 dicembre, per consentire ai contribuenti di avere le risposte che meritano. Incredibile essere arrivati a questo punto, dovrebbero andare a casa”.

Anche il Pd è della stessa idea. “Le bollette Tari sono palesemente sbagliate. Almeno la maggior parte tra queste”, denunciano i consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, che concordano nel chiedere una proroga e ritirare le bollette con errori. “Ci sono troppi episodi, per quello che abbiamo potuto appurare, che meritano di essere verificati. Gli uffici non ce la fanno a sostenere tutte queste richieste di controlli. Bisognava organizzarsi prima. Quindi, il sindaco e l’assessore Martorana ne prendano atto e si organizzino nell’unico modo possibile che è quello di fermare questo circo tributario che sta creando imbarazzo, tensioni e difficoltà ai cittadini così come ai dipendenti comunali”.

I sette Consiglieri del Patto di Consultazione (Castro, Iacono, Ialacqua, Massari, Migliore, Morando e Nicita) invece esprimono solidarietà ai dipendenti dell’Ufficio Tributi “sotto organico che si trovano a gestire l’utenza, molte volte arrabbiata, e non si parla di poche decine di cittadini al giorno, ma centinaia”. Per quel che accade all’Ufficio Tributi, i sette danno la colpa “alla pessima gestione da parte dell’amministrazione di tutto ciò che ha riguardato le esenzioni. Dalle cartelle recapitate ai ragusani non è possibile evincere l’eventuale esenzione di cui si è beneficiato generando, come prevedibile, enorme confusione. A poco è servita la comunicazione dell’Ente che assicura che le detrazioni sono state applicate”.

“Intanto – ha aggiunto in particolare Gianluca Morando – non è possibile che l’Ente abbia come alibi costante il malfunzionamento del software che gestisce le posizioni tributarie dei cittadini ragusani. Se lo strumento non funziona, e così sembra dato che anche dal portale del Comune è quasi impossibile accedere ai servizi online, si cambino fornitore e gestore facendo pagare loro una penale”.

Accusano le opposizioni di strumentalizzazione Agosta e Stevanato: “Non ci risultano errori nella bollettazione, se non nei limiti fisiologici, addirittura in quantità inferiore all’anno precedente. Il problema principale non è quindi legato, come qualcuno vorrebbe fare intendere, ad errori nei conteggi, bensì alla carenza di informazioni nell’avviso di pagamento all’atto della postalizzazione della bolletta, che non avrebbe trasferito le esclusioni e la scontistica relativa all’utilizzo della bilancia pesarifiuti nelle bollette recapitate”.

Per questo i due hanno proposto una “misura straordinaria per fare in modo di non applicare sanzioni ed interessi per il ritardato pagamento, entro un termine congruo che sarà determinato in relazione agli orari e ai giorni che saranno dedicati all’utenza dagli sportelli dell’ufficio tributi, mantenendo comunque la scadenza già fissata anche al fine di non creare disparità con quegli utenti che hanno già provveduto al pagamento. Una proposta che l’Amministrazione Comunale ha immediatamente e tempestivamente accolto, impegnandosi ad intervenire in tal senso, e che riteniamo possa rappresentare la misura più efficace e idonea per risolvere una situazione di criticità, che ha provocato disagi all’utenza, non abbiamo problemi a riconoscerlo, anche da una poco efficace gestione del servizio all’interno degli uffici. In questo senso, invitiamo l’Amministrazione Comunale, per il futuro, a vigilare”.