In occasione del mese missionario di ottobre, i Salesiani Cooperatori del Centro Locale di Ragusa, in collaborazione con il rispettivo Centro Regionale, con la parrocchia S. Maria Ausiliatrice e l’Oratorio Centro Giovanile, hanno organizzato una raccolta di indumenti e prodotti per la pulizia personale destinati ai migranti minori non accompagnati ospiti della comunità alloggio salesiana di S. Gregorio, comune ai piedi dell’Etna in provincia di Catania. I Salesiani Cooperatori, in questo modo, hanno adottato simbolicamente la suddetta comunità e, giorno 1 novembre, una rappresentanza si è recata nel comune etneo per consegnare il materiale raccolto, ma anche per incontrare questi giovani meno fortunati e per regalare loro un sorriso e un po’ di affetto. Là hanno incontrato il direttore Don Michele e l’economo Don Cristian Scuderi, i quali a 360° gradi lavorano h 24 per accogliere, secondo lo stile di Don Bosco, i ragazzi provenienti dalle terre martoriate dell’Africa, che giungono nelle nostre coste siciliane con sbarchi clandestini.
“Arrivano in condizioni disperate – ha dichiarato Don Cristian – con gli occhi sperduti ed impauriti, ma anche in condizioni fisiche al limite della sopravvivenza e alcuni portano vistosamente i segni di un’inaudita e assurda violenza. La nostra comunità – continua ancora il salesiano – vive di carità cristiana in quanto non è accreditata a ricevere aiuti dallo Stato e oggi ringraziamo particolarmente i nostri amici ragusani per essere stati materialmente e affettuosamente vicino a questi ragazzi. Con l’ultimo sbarco dei giorni scorsi già siamo arrivati a più di 70 presenze, quindi ringraziamo sempre la Provvidenza che si manifesta con le buone opere dei benefattori.”
Prima del ritorno a Ragusa la delegazione dei cooperatori, formata da Enzo, Grazia, Simone e Francesca, nell’esprimere il desiderio di ritornare, ha ringraziato i salesiani di S. Gregorio per aver vissuto questa esperienza carica di sentimenti contrastanti: dalla gioia del dono e del contatto con gli ultimi prediletti da Papa Francesco, alla tristezza nel toccare con mano tanta sofferenza e povertà. Esperienze queste, che vissute in condivisione, sicuramente toccano il cuore di ogni essere umano e alimentano un altruismo formato anche da piccoli gesti.