Cinque candidati a sindaco, tredici liste. Manca ancora l’ufficialità, legata alla necessaria certificazione da parte della commissione elettorale che sta esaminando la regolarità degli atti, ma dovrebbero essere questi i numeri che segneranno la campagna elettorale per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale di Scicli, fissate per il prossimo 27 novembre.
Ieri entro il termine ultimo fissato per le ore 12 hanno infatti depositato le candidature a sindaco:
Rita Trovato, sostenuta da sei liste (Partito Democratico, Udc, Prospettiva Democratica, Scicli Popolare, Città in Movimento e Laboratorio Scicli Rita Trovato sindaco), Enzo Giannone, sostenuto da quattro liste (Start Scicli, Scicli Bene Comune, Cittadini per Scicli, Enzo Giannone sindaco), Concetta Morana, sostenuta dal Movimento Cinque Stelle, Carmelo Vanasia sostenuto dalla lista Vanasia sindaco, Maria Borgia, sostenuta da Rivoluzione Scicli.
Nel frattempo, dopo la presentazione della candidatura di Rita Trovato, sabato mattina, e quella di Concetta Morana, con la presenza del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, sabato sera, martedì ha aperto la campagna elettorale Enzo Giannone, insieme ai 64 candidati al Consiglio comunale e ai simpatizzanti, mentre la prima uscita pubblica è fissata per sabato 5 novembre in Via Mormino Penna alle 21, per la presentazione del programma. “Il nostro – ha detto Giannone – è un progetto politico di autentico rilancio culturale, sociale, produttivo ed economico di Scicli rimasta vittima di uno scippo in termini di agibilità democratica delle istituzioni cittadine; la creazione conseguente di una nuova classe politica dirigente accompagnata e sostenuta dall’esperienza e dalla competenza di candidati dal robusto e cristallino curriculum politico; la rigenerazione di un clima politico dove i valori della sinistra tornino a considerare il cittadino al centro utile elemento di partecipazione collettiva alle scelte di governo della città. Il percorso che stiamo per cominciare – ha dichiarato Enzo Giannone – parte da un’esperienza traumatica della Città, privata da elementari riferimenti di agibilità democratica che hanno interrotto bruscamente e ingiustamente il rapporto cittadino-istituzione Comune. Il cittadino ha già compreso responsabilità e meriti e credo che ne tenga conto nella scelta che andrà a fare tra qualche settimana”.
[Fonte La Sicilia]