“In vista della conferenza dei capigruppo consiliari al Comune di Ragusa – dichiara il presidente del massimo consesso – è mia intenzione aprire un confronto a 360° con i consiglieri comunali, partendo dall’attività sinora posta in essere dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Federico Piccitto, in ordine all’interlocuzione avviata con il Governo regionale.
Priorità assoluta la salvaguardia del Corfilac, quale eccellenza iblea di ricerca e dei posti di lavoro. In occasione della conferenza dei capogruppo consiliari, è infatti intenzione del sottoscritto promuovere un momento di confronto sul futuro del Corfilac. Prioritariamente, come metodo di lavoro, ritengo che tutti insieme dobbiamo abbandonare le appartenenze politiche e partitiche e muoverci all’unisono proprio perché la questione Corfilac attiene a tutta la città ed ai lavoratori che vi prestano servizio da anni.
Sono due le proposte che sottoporrò all’organismo e che saranno discusse assieme a tutte le altre che verranno dagli stessi consiglieri comunali che so essere molto attenti e sensibili sulla vicenda Corfilac. La prima è quella di convocare un Consiglio Comunale aperto, concertato con il sindaco, da tenersi direttamente al Corfilac, a cui invitare anche i vertici regionali, le sigle sindacali, la deputazione regionale iblea e quanti hanno voce in capitolo su questa vicenda che pare non abbia mai una soluzione definitiva. La seconda proposta è quella di programmare un incontro a Palermo con i vertici della Regione a cui prenderanno parte una delegazione di capigruppo consiliari ed una delegazione di dipendenti del Corfilac, per comprendere tempi, prospettive e modalità per mantenere in vita questo fiore all’occhiello della nostra realtà, cercando di ottenere importanti certezze sulla salvaguardia dei livelli occupazionali.
Spero tanto che nella conferenza dei capigruppo oltre a prendere in esame le due proposte, possano giungere da parte di tutti i consiglieri comunali presenti altri suggerimenti e progetti di immediata attuazione. L’obiettivo è lavorare in modo sinergico e coeso per porre la massima attenzione su questa situazione al limite del paradosso e cercare di dare risposte concrete ai dipendenti della struttura che vivono, ormai da troppi anni, con questa spada di Damocle sul loro futuro professionale e occupazionale”.