C’eravamo tanto amati… e in piazza Libertà scoppia la rissa

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Rissa
Immagine di repertorio

Gli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa a conclusione di un’indagine lampo hanno individuato e denunciato per rissa cinque cittadini di origini albanesi che si sono affrontati con calci e pugni in Piazza Libertà.

I fatti si sono svolti nella serata di sabato quando è giunta al 113 la segnalazione di una rissa nel centro cittadino in cui erano coinvolte diverse persone. Sul posto sono arrivate due Volanti della Polizia di Stato che in un primo momento non hanno rintracciato persone coinvolte nella rissa indicata.

Gli agenti hanno pertanto perlustrato tutte le strade limitrofe individuando tre soggetti che alla loro vista hanno cercato di fare perdere le proprie tracce allontanandosi in direzione opposta. Le tre persone, padre madre e figlio di origini albanesi presentavano escoriazioni al volto e tracce di sangue sui vestiti, elementi che facevano presupporre una precedente colluttazione. Gli stessi hanno riferito di essere stati aggrediti in Piazza Libertà da due connazionali, fratelli tra loro e cognati del figlio della coppia. I due erano fuggiti a bordo della propria autovettura.

Dai successivi accertamenti i poliziotti hanno individuato prima il domicilio dei due fratelli albanesi e poi rintracciato i soggetti che presentavano anch’essi diverse escoriazioni al volto. I due hanno riferito di essere stati a loro volta aggrediti dagli altri connazionali.

Gli agenti hanno ascoltato tutti i soggetti coinvolti. Per quanto ricostruito è emerso che i due fratelli hanno invitato in piazza gli altri tre per chiarire vecchie ruggini tra di loro a causa della passata relazione tra la sorella dei due ed il figlio dell’altra coppia. Ben presto la situazione è degenerata e ne è nata una rissa tra i cinque, fino a quando i due fratelli si sono allontananti a bordo della loro auto.

Pertanto, avendo tutte i soggetti preso parte alla colluttazione, i cinque cittadini di origini albanesi sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per rissa.

Per tre di loro è ora al vaglio la loro posizione sul territorio nazionale da parte dell’Ufficio Immigrazione.