Chiedono l’avvio immediato dei servizi specialistici e di trasporto per gli studenti disabili. Chiedono in sostanza che il diritto allo studio, sancito dalla costituzione ma spietatamente negato dalla politica e dalle istituzioni, venga ristabilito.
Chiedono che la comunità iblea si stringa attorno a questi ragazzi che devono lottare anche per poter andare scuola, che questo gravissimo disservizio rappresenti una ferita aperta per l’intera cittadinanza. L’occasione è rappresentata dalla manifestazione indetta per oggi pomeriggio promossa dalla Segreteria confederale della Cgil di Ragusa, dalla F.P. Cgil di Ragusa, dal Forum del III settore di Ragusa, dal coordinamento Pro Diritti H di Ragusa e dal Movis.
Un corteo partirà alle 17.30 da piazza Libertà per concludersi davanti alla Prefettura, con l’obbiettivo di essere ricevuti dal Prefetto.
A promuovere l’iniziativa in conferenza stampa le rappresentanti del Forum III settore Ragusa e del Coordinamento Pro Diritti H Ragusa, Salvina Cilia, Giovanna Di Falco e Rosanna Meli hanno parlato di amarezza tra le famiglie per una situazione che appare drammatica, di stanchezza nel dover ribadire gli stessi concetti, di sconforto perché le vicende, come in un circolo vizioso e corrotto, si ripetono inesorabilmente.
Presente alla conferenza stampa anche Serena Amato, eletta rappresentante regionale di “Io cittadino”, la Piattaforma Italiana Autorappresentanti in Movimento promossa da Anffas Onlus, la quale ha illustrato le rivendicazioni avanzate, attraverso una lettera, al Presidente della Repubblica. “Si parla di diritti fondamentali e noi siamo fortemente discriminati in un ambito che condiziona e che può condizionare pesantemente e gravemente le nostre vite ed il nostro futuro”, si legge nella lettera.
“Potreste cercare gli articoli e le foto dello scorso anno, come dell’anno precedente, e pubblicare quelli perché tanto questa situazione non cambia mai”, è stato detto. Ed è vero. Da un lato ci sono i rappresentanti delle famiglie che fanno la spola, girando a vuoto, tra ex provincia, Regione, scuole ed esponenti politici. Dall’altro ci sono questi ragazzi che sono costretti a rimanere a casa. “Non m’importa più parlare di numeri, di leggi, di deliberazioni – ha detto Rosanna Meli – sappiamo solamente che il diritto allo studio esiste e non può essere calpestato in questo modo. Chi ci governa, a tutti i livelli, è responsabile delle scelte sciagurate che ancora una volta ci costringono a vivere questo inferno”.
Una situazione di attesa, alla luce del fallimento della proposta formalizzata al Libero Consorzio di avviare i servizi per un mese quale soluzione-ponte in attesa che si definissero i termini della mini-finanziaria regionale e gli strumenti individuati dallo stesso libero Consorzio per coprirne i costi.
A proposito di bilancio regionale, delle ultime ore due interventi politici sul tema. L’onorevole Nello Dipasquale ha annunciato che nel prossimo assestamento ci sarà un intervento economico con un fondo di 25milioni di euro per i Liberi Consorzi di Ragusa, Siracusa ed Enna che potrebbero in qualche modo mettere i conti in ordine e permettere la riattivazione dei servizi. La senatrice Pd Venerina Padua, riferendo di un colloquio con l’assessore al Bilancio, Baccei e con l’assessore all’Istruzione, Marziano, ha fatto riferimento all’assestamento di bilancio atteso a Palermo ed ha sottolineato che, nell’immediato “è ancora aperto un bando, presso l’assessorato all’Istruzione a cui possono accedere i genitori degli studenti disabili per ottenere, inoltrando richiesta al commissario del Libero consorzio comunale o ai sindaci, le risorse economiche necessarie al rimborso delle spese sostenute per il servizio di trasporto”.