Omicidio Lorys. Il giorno di Veronica, che ripete: “Lo ha ucciso Andrea”

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E’ arrivata in aula a bordo del cellulare della polizia penitenziaria. Abiti scuri, senza occhiali. La donna accusata dell’omicidio del figlio Lorys è entrata in aula per l’udienza probabilmente più importante per lei: renderà dichiarazioni ampie, come annuncia lo stesso legale, Francesco Villardita. 

Confermerà quanto ha detto al marito Davide in carcere qualche giorno fa: a uccidere il bambino sarebbe stato il nonno paterno, Andrea Stival. 

“Non mi aspetto un cambiamento di rotta – ha spiegato l’avvocato Francesco Villardita prima di entrare in aula – e nemmeno colpi di scena”.

Per il legale le condizioni della donna sono “buone”, “quelle di un soggetto che si è liberato da qualcosa che ha tenuto nascosto da tempo”.

Le accuse della donna sono sempre state smentite dal suocero, e anche i riscontri degli inquirenti non sembrano lasciare dubbi sull’estraneità di Andrea Stival a quell’efferato delitto.

Davanti al giudice, la donna ha ribadito che il bambino avrebbe visto quello che non doveva vedere e minacciava di raccontarlo al papà. Quel sabato mattina in casa, sempre secondo il racconto della donna, c’era anche il nonno Andrea che le ordinò di prendere una fascetta elettrica. Nel frattempo Veronica sarebbe andata a rispondere al cellulare e, al ritorno, avrebbe trovato il piccolo con un cavetto usb stretto intorno al collo, e ormai non respirava più.

“Non ha fornito elementi individualizzanti rispetto alla responsabilità del suocero” – ha commentato l’avvocato di Davide Stival, Daniele Scrofani. 

Veronica ha detto di voler essere punita, ha detto Villardita, ma per quello che ho commesso – ha aggiunto riportando le frasi della sua assistita -. Se ci sono responsabilità mie pagherò ma con me deve pagare l’autore materiale del delitto”, che ha indicato nel suocero. 

L’avvocato Francesco Biazzo, legale di Andrea Stival, ha detto uscendo dall’aula: “La mia sensazione è che continuiamo a essere sbalorditi. Siamo addolorati; queste dichiarazioni non rendono giustizia a questa creatura. Credo sia ennesimo tentativo di difendersi, ma dalle indagini e dagli elementi probatori la posizione è indifendibile”. 

La sentenza potrebbe arrivare entro metà ottobre. La prossima udienza è fissata per il 3 ottobre per la requisitoria della pubblica accusa, due giorno dopo toccherà intervenire alle parti civili. Il 7 spazio alla difesa della donna.