Sono stati giorni di intenso lavoro per gli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa impegnati nella ricerca su tutto il territorio nazionale di un uomo ragusano di cui si erano perse le tracce da diversi giorni.
A denunciarne la scomparsa presso gli Uffici di Polizia la madre ultraottantenne che palesemente preoccupata non aveva più notizie, dal giorno prima, del proprio figlio che, con problemi di natura psicologica, si era allontanato senza dare più notizie.
Il cellulare in uso all’uomo risultava spento e la preoccupazione della donna riguardava il suo stato di salute e che si fosse allontanato a bordo di un’autovettura.
Acquisite le descrizioni fisiche dell’uomo e una sua fotografia recente gli uomini della Sezione Volanti hanno fatto partire immediatamente le ricerche su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo anche le altre Forze di Polizia e con la sala operativa impegnata senza sosta nella individuazione di elementi utili al ritrovamento della persona scomparsa.
La prima traccia dell’uomo si è avuta dalle parti di Roma qualche giorno dopo quando lo stesso per alcuni minuti ha utilizzato il proprio cellulare per poi disattivarlo subito dopo. Allertate le pattuglie della zona che non sono riusciti a rintracciare la persona.
Le ulteriori tracce dell’uomo risultavano dopo un giorno in provincia di Messina. Tenuto conto dello stato di salute dell’uomo e che lo stesso poteva trovarsi in pericolo sul posto sono state fatte convergere immediatamente diverse pattuglie dei Carabinieri che, a notte fonda, dopo diverse ore di frenetiche ricerche riuscivano a rintracciare per tempo il cinquantenne.
Lo stesso si era smarrito in una zona impervia del comune di Casalvecchio Siculo in provincia di Messina, in una strada senza uscita e con il cellulare con la batteria scarica.
Subito soccorso l’uomo, in stato confusionale ma in discrete condizioni di salute, riferiva di essere in cura per i suoi problemi di natura psicologica.
Del ritrovamento veniva data notizia alla madre che era in trepidazione per le sorti del figlio e che ringraziava le Forze dell’Ordine per aver ritrovato sano e salvo suo figlio.
L’importante risultato è stato ottenuto grazie alla sinergica collaborazione tra la Sezione Volanti della Questura di Ragusa e la Compagnia dei Carabinieri di Taormina.