Gli abitanti di Cimillà, e contrade limitrofe, sono stufi. Una quarantina di furti, che proseguono con cadenza quasi giornaliera. Tante riunioni, una lettera inviata al sindaco a metà luglio. Risposte? Nessuna. Per Pizzillo, che ha problemi analoghi, invece, si è mobilitato il Comitato per l’ordine e la sicurezza. Eppure sono almeno un centinaio le famiglie che aderiscono al comitato di ‘Borgo Cimillà’, ma i loro problemi non sembrano interessare alle Istituzioni.
E così hanno diffuso una dura lettera che riportiamo integralmente:
Abbiamo appreso da notizie di stampa riportate ieri, che è stato riunito presso la prefettura di Ragusa il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, l’incontro preseduto dal Prefetto ha visto la partecipazione dei rappresentanti Provinciali della Forze dell’Ordine, del Vice Sindaco di Ragusa.
Oggetto della convocazione, discutere della sicurezza nel territorio di contrada Pizzillo, l’incontro, tra l’altro, è stato convocato per dare risposte alle preoccupazioni, al senso di allarme sociale ed alla percezione di insicurezza dei cittadini determinata dai furti in abitazioni che si sono recentemente verificati in contrada Pizzillo.
Gli abitanti del “Borgo Cimillà’” , esprimono, ovviamente, solidarietà nei confronti di questi cittadini che hanno subito furti nelle case, plaudono all’iniziativa tempestiva del Prefetto e del Sindaco di Ragusa, al contempo rimangono sconcertati, del totale silenzio col quale sono state ignorate le richieste di incontro, e le segnalazioni fatte sia al Sindaco che al Prefetto, seguite inoltre da diverse garbate sollecitazioni.
Ci sembra davvero strano e per questo esprimiamo amarezza, nel constatare che il rispetto manifestato nei confronti delle Istituzioni, aspettando per ben due mesi che venisse prodotta una qualsiasi risposta, e la fiducia riposta nei loro confronti non abbia riscontrato alcun interesse e nessuna attenzione, pertanto sono state vane.
Vale la pena ricordare che è stata inoltrata una richiesta sottoscritta da cento persone, per il rilascio di porto d’armi per la difesa personale, ciò è il frutto delle decine di furti subiti, anche con le persone in casa, cosa che ha portato i cittadini del Borgo a perdere la serenità ed a organizzare delle forme di vigilanza che continuano ancora adesso.
Dopo avere atteso con fiducia due mesi dobbiamo prendere atto che nessuno ha trovato un’ora da dedicare a questo problema che vivono i cittadini di questo territorio, desideriamo sottolineare che nonostante ci sarebbero stati diversi “sponsor politici” non abbiamo voluto investire alcuno se non le Istituzioni alle quali ci siamo rivolti”.