Solidarietà al sostituto procuratore Giulia Bisello

32

Dopo gli insulti, le frasi offensive e scomposte (sulle quali interverrà la Procura di Messina, competente in questo caso) al sostituto procuratore Giulia Bisello che, codici alla mano, non ha richiesto la conferma del fermo dell’indiano accusato di un presunto tentativo di sequestro di una bambina di cinque anni, arrivano le prese di posizione dell’associazione nazionale magistrati e di magistratura indipendente.

Ecco la nota dell’Anm: 

“Con riferimento ai fatti accaduti nel territorio del comune di Vittoria lo scorso 16 agosto, senza entrare nel merito della vicenda i cui contorni saranno accertati nel corso del procedimento penale da parte della Procura di Ragusa, l’Associazione Nazionale Magistrati stigmatizza gli attacchi mediatici diretti al pm di quell’ufficio giudiziario Giulia Bisello. Si tratta di attacchi inaccettabili che sono frutto di un approccio superficiale agli accadimenti, determinato dalla non conoscenza degli atti e dei presupposti di legge che hanno portato alle scelte della collega, e che hanno come unica conseguenza quella di non consentire ai magistrati della Procura di Ragusa di svolgere il proprio compito nel giusto clima di serenità”.

Questo il documento di Magistratura Indipendente: 

“Magistratura Indipendente, con riferimento ai recenti fatti di Ragusa, esprime solidarietà alla collega della Procura di Ragusa, oggetto in questi giorni di strumentali, volgari e ingiustificati attacchi. I magistrati applicano le leggi vigenti: nel caso di specie non è stata richiesta la convalida del fermo per mancanza dei presupposti di legge. Le giuste richieste e le legittime aspettative di sicurezza dell’opinione pubblica devono essere rivolte a chi ha il compito di redigere le leggi. Aspettiamo fiduciosi l’esito dei legittimi accertamenti disposti dal Ministro, pur rilevando la mancanza di un intervento diretto a condannare il discredito e la delegittimazione derivanti dalle espressioni pronunciate anche da soggetti che ricoprono ruoli di responsabilità”, conclude la nota di Magistratura Indipendente”.