I carabinieri hanno rintracciato nel primo pomeriggio di oggi, in un casolare tra Vittoria e Scoglitti, l’indiano che era stato arrestato per il tentato rapimento di una bambina.
L’uomo si trova nella Caserma di Vittoria dove, in queste ore, sarà interrogato dal magistrato.
I militari dei reparti dipendenti dal Comando provinciale carabinieri di Ragusa, intanto, stanno svolgendo un servizio di prevenzione sulle strade della provincia e in particolar modo lungo quelle del litorale ibleo. I carabinieri delle 17 tenenze/stazioni e dei tre nuclei operativi e radiomobili sono mobilitati dopo l’episodio del rapimento della bambina in spiaggia a Scoglitti di Vittoria. Rapimento che fortunatamente ha avuto vita breve – solamente poche decine di metri – ma che ha creato un forte allarme sociale.
Moltissimi sono stati i genitori che hanno chiamato il 112, spaventati dopo aver saputo quanto è accaduto alla bimba di cinque anni portata via davanti ai genitori e dagli stessi liberata, con il successivo fermo dell’autore, un indiano 43enne, da parte dei Carabinieri di Scoglitti.
Altri, genitori e non, si sono sfogati sui social network, arrivando a segnalare la presenza di persone sospette, notate permanere a bordo spiaggia guardando l’arenile.
Non potendo escludere l’ipotesi che accadano nuovamente fatti analoghi i carabinieri hanno deciso d’intensificare i controlli a ridosso delle spiagge, luoghi dove purtroppo, da sempre, i bambini si smarriscono in mezzo alle frotte di bagnanti. Bambini che ovviamente sono in tal caso indifesi e potenziali vittime di folli e depravati.
Vero è che non tutti i soggetti che guardano le spiagge debbano per forza essere pedofili o rapitori di bambini, la maggior parte di quelli che scrutano attentamente l’arenile in genere sono borseggiatori che cercano borse incustodite da rubare. Ma anch’essi devono essere fermati.
I carabinieri invitano tutti i cittadini, bagnanti e non, a segnalare immediatamente al 112 (numero unico europeo di pronto intervento attivo 24h/24 e gratuito) ogni persona sospetta notata sull’arenile, a bordo spiaggia o comunque sul lungomare. Sarà cura dei militari poi intervenire, identificare la persona segnalata e verificare i motivi della sua presenza.