Dopo l’uscita di Marin, ieri è toccato al ciclista ragusano chiudere la valigia e tornare a casa. Il portacolori della BMC Racing Team, dopo la generosa prestazione nella gara in linea, è stato l’unico italiano in gara nella prova contro il tempo visto che il CT Cassani ha deciso di non sostituire il capitano Nibali dopo la sua rovinosa caduta sugli insidiosi tornanti di Rio. Caruso ha corso bene, si è difeso nei confronti dei migliori specialisti al mondo della disciplina e alla fine ha tagliato il traguardo con il 27° tempo a 7 minuti dallo svizzero Cancellara. Damiano ritorna a casa senza medaglie ma con la considerazione e i complimenti di tutto il ciclismo italiano.
Chi deve ancora guadagnarsi complimenti (e medaglia) è il modicano Giorgio Avola, impegnato domani nella prova a squadre di fioretto. Avola difenderà l’oro conquistato a Londra quattro anni fa, con lui ci saranno i compagni di sempre Baldini e Cassarà e la new entry Garozzo, fresco di medaglia d’oro. Una gara ricca di insidie e di incognite per il team azzurro. Determinante sarà la componente psicologica. Bisognerà vedere come il Conte avrà preso l’eliminazione contro Massialas dopo essersi trovato in vantaggio 14-8. Avrà smaltito rabbia e delusione per una più che probabile medaglia sfuggita così? Difficile, ma se riuscirà a trasformare questi sentimenti in furore agonistico sarà come un treno. E Garozzo avrà ancora la fame per prendersi un altro oro senza farsi distrarre da tutti i titoloni e le interviste che gli sono piovuti addosso in questa settimana? Smaltita la sbornia, ci auguriamo di ritrovare il ragazzo di Acireale pronto e scattante al via. E Baldini e Cassarà? Avranno ancora fame di vittorie dopo una straordinaria carriera? Sono tutti interrogativi che giriamo alle pedane.
Domani ore 14 italiane si incroceranno le lame per i quarti di finale contro i padroni di casa brasiliani.