Legambiente ha presentato un esposto-denuncia per i lavori sulla duna di Marina di Modica, segnalando la “inosservanza delle prescrizioni e delle modalità esecutive imposti nella specifica autorizzazione regionale”.
Questa la nota di Legambiente:
“Non si ferma l’incessante attacco della speculazione edilizia alle coste iblee: con la scusa dello sviluppo turistico si colpiscono quelle poche aree naturali ancora relativamente immuni dalla mano dell’uomo. Succede adesso a Marina di Modica dove si sta intervenendo pesantemente su di una duna matura all’interno di un Sito di Importanza Comunitaria (una sorta di monumento naturale).
A seguito di questo scempio hanno attivato una ferma e documentata opposizione i Circoli Legambiente “Melograno” di Modica e Legambiente “Il Carrubo” di Ragusa, che facendo fede alla loro prerogativa di associazioni portatrici di interessi diffusi in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale della Nazione, hanno presentato in data 27 luglio 2016 un documentato esposto-denuncia per il mancato rispetto delle prescrizioni previste dal D.R.S. n. 82 del 26/01/2007, con il quale l’Assessorato Territorio e Ambiente ha rilasciato “Giudizio positivo di compatibilità ambientale, con prescrizioni per la realizzazione di un Centro Turistico Ricettivo Itaparica” in C.da Religione a Modica.
L’esposto è stato indirizzato al Servizio 1° VAS VIA – Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia, Al Dirigente del VI Settore – Urbanistica, Tutela del territorio del Comune di Modica e per conoscenza All’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Ragusa e chiede l’immediata sospensione dei lavori e la consequenziale emanazione del provvedimento di decadenza del D.R.S. n. 82 del 26/01/2007 secondo quanto previsto dall’art. 3 del decreto stesso.
Infatti l’autorizzazione regionale prevede l’immediata decadenza dell’autorizzazione se anche solo una delle prescrizioni non fosse stata rispettata dalla ditta, e Legambiente ne ha verificato e documentato il mancato rispetto di diverse di esse”.
Non avendo ricevuto riscontro all’esposto, gli ambientalisti sollecitano gli enti interessati a intervenire.
Nel tardo pomeriggio è arrivata una nota di Palazzo San Domenico che fun resoconto dell’incontro di oggi a Palermo. Dall’udienza al Tar, è emerso che è “Tutto regolare nella costruzione di Itaparica”
Ecco la nota
Si è riunita questa mattina la IV Commissione Parlamentare all’Ars per discutere della problematica relativa alla costruzione del complesso alberghiero “Itaparica” a Marina di Modica. Sono state ascoltate le relazioni dell’Assessore all’Urbanistica Giorgio Belluardo e del responsabile del settore urbanistico Salvatore Monaco. All’incontro presenti anche gli onorevoli Giorgio Assenza e Orazio Ragusa e il sovrintendente ai Beni Culturali, Calogero Rizzuto. I lavori stanno avvenendo in assoluto rispetto della legge e delle prescrizioni imposte dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. La proprietà dell’albergo a 4 stelle che prende il posto della discoteca “Itaparica” costruita nel 1996, ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie (concessione SUAP rilasciata nel 2009 dall’ufficio tecnico comunale e concessione paesaggistica rilasciata nello stesso anno dalla sovrintendenza) ed è quindi in possesso di tutti i pareri necessari per edificare in quella che è una zona C privata, quindi a tutti gli effetti edificabile. I lavori devono essere completati, per rispettare l’autorizzazione rilasciata dal Comune di Modica nel 2009, entro il mese di ottobre del 2016 ma la proprietà ha facoltà di richiedere un altro anno di proroga. “La Commissione Parlamentare ha ascoltato con attenzione la nostra relazione – dichiara l’assessore Belluardo – che è stata dettagliata nei minimi particolari. Essendo un’area con vincolo Sic bisogna che vengano rispettate delle determinate prescrizioni paesaggistiche e naturalistiche. Negli ultimi tempi abbiamo raccolto le lamentele di quanti ritenevano illegale la costruzione dei corpi ristorante e reception dell’Hotel Itaparica. Abbiamo mandato una squadra del NOPE (Nucleo Operativo Polizia Edilizia) a verificare sul posto eventuali irregolarità sia cartacee che progettuali rispetto a quello che è stato autorizzato nel 2009 dalla scorsa amministrazione, ma niente di anomalo è stato riscontrato. Comprendiamo le preoccupazioni dei cittadini per l’edificazione in zona Sic ma ribadiamo ancora una volta che sono ormai sei anni che tutte le autorizzazioni sono state rilasciate correttamente. Probabilmente i Comuni pagano la lentezza della Regione nel trattare le varianti ai Prg, come nel caso di Modica che quindi resta legata ad una concezione obsoleta dello sviluppo urbanistico. Ai cittadini preoccupati possiamo assicurare che continueremo a vigilare sul rispetto di tutte le prescrizioni imposte”.