Una migrante di origini pakistane, ospite di un centro di Accoglienza di Modica va in escandescenze costringendo i gestori a chiedere l’intervento della polizia locale. Gli ispettori inviati sul posto hanno immediatamente accertato problematiche di tipo comportamentale della donna, 40enne, nei confronti dei propri figlioletti e di altre extracomunitarie ospitate nella stessa struttura.
L’interessata è stata trovata in stato confusionale mentre i suoi due figli, uno di cinque anni e l’altro di appena pochi mesi, venivano accuditi dalle altre ospiti ma erano molto impauriti. Secondo quanto hanno raccontato le coinquiline, l’immigrata pakistana, presente nel centro da circa tre settimane, sin dalle prime ore del mattino aveva dato segni di alterazione psichica con riferite invocazioni e cenni di riti propiziatori, nei quali aveva coinvolto i propri bambini(il più grande di quali è stato trovato rannicchiato su un divano con espressione impaurita), rischiando seriamente di fare loro del male.
La polizia locale, intervenuta col ten. Giuseppe Gintoli e, successivamente, il vice comandante Giorgio Ruta, ma soprattutto col ten. Elvira Belviglio, la quale riusciva ad avviare una contrattazione verbale con l’immigrata che alla fine ha convinto l’interessata a sottoporsi ai controlli medici presso il Pronto Soccorso dove veniva, pertanto, trasferita con ambulanza del 118.
Qui uno psichiatra dell’Asp ha rilevato uno stato allucinatorio della donna. La stessa è stata dimessa, successivamente, con prescrizione terapeutica e riaccompagnata presso il Centro di Accoglienza, dove è stata affidata alla responsabile della cooperativa che gestisce la struttura