Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa hanno tratto in arresto un trentunenne tunisino, irregolare sul territorio nazionale, con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello.
I fatti si sono verificati nella notte di sabato scorso a Marina di Ragusa quando sulla linea 113 è pervenuta la segnalazione di un cittadino extracomunitario che brandiva un grosso coltello.
In pochi attimi la Volante della Polizia di Stato, di rinforzo a Marina di Ragusa per i servizi di prevenzione e controllo del territorio, è arrivata sul posto individuando il soggetto indicato che alla vista degli agenti ha cercato di celare la lama, continuando a impugnarla con la mano destra.
I poliziotti evitando il panico tra la gente, si sono avvicinati al soggetto e assumendo una posizione di sicurezza gli hanno intimato di fermarsi lasciando cadere l’arma che continuava a brandire.
Dopo alcuni minuti di esitazione l’uomo, ormai circondato e senza via di fuga, non ha potuto fare altro che mollare il coltello venendo bloccato dagli agenti che lo hanno subito perquisito e assicurato nell’auto di servizio.
Sottoposto a sequestro il coltello, di fattura artigianale della lunghezza complessiva di oltre 40 cm.
Proprio all’interno dell’auto il soggetto, sotto l’effetto di sostanze alcoliche ha iniziato a porre in essere atti di autolesionismo dando testate contro l’abitacolo.
L’uomo è andato in escandescenza anche all’interno degli uffici della Sezione Volanti, colpendo con una testata e una ginocchiata due agenti.
Il tunisino, con fatica riportato alla calma, è stato fotosegnalato e tratto in arresto per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello.
Su disposizione del P.M. di turno Dott. Francesco Riccio è stato tradotto presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
E’ probabile che le intenzioni dell’uomo fossero rivolte nei confronti di un connazionale al momento rimasto ignoto. Le indagini sono tuttora in corso.