Sembra una domanda senza senso, eppure in molti a Ragusa centro, dai primi mesi di luglio, la formulano. Tante le segnalazioni in questi giorni, sui social come in consiglio comunale, da Manuela Nicita. Il problema è semplice quanto (ancora?) irrisolto.
Nel cuore della città, anche in corso Italia, rimangono sui marciapiedi sacchetti di rifiuti “bollati” come indifferenziabili dalla ditta che si occupa della raccolta, in base al nuovo stringente regime imposto dall’amministrazione comunale per dare una scossa al servizio. Ebbene, visto che questi sacchetti non sono riconducibili agli indisciplinati cittadini, restii alla differenziata, ed assodato che non vengono ritirati dagli operatori del servizio di igiene ambientale, chi se ne occuperà?
Fino ad adesso si accumulano negli angoli delle strade, in attesa di una soluzione. Già perché questa eventualità pare non essere stata presa in considerazione dall’amministrazione né dall’assessore al ramo nel dare avvio ad una nuova fase della raccolta rifiuti. Va bene spingere verso uno smaltimento consapevole e sostenibile, ma non si possono superficialmente non considerare evidenti inghippi tra “il dire ed il fare”, come ha evidenziato (nel commento alla foto pubblicata anche sui social) Domenico Giudice:
Succede che dall’1 luglio se un sacchetto non è correttamente differenziato, rimanga li dov’è ma con un bollino di non conformità; succede, che siccome di “munnizza” parliamo e di “munnizza” abbandonata lontano da casa “sto bollino” non serva a niente; succede che quel sacchetto come tanti suoi fratelli rimanga nell’angolo per un bel po, non sappiamo per quanto.
Non succede, ma l’unica speranza è che la “munnizza” ritrovi la strada di casa sua per dire al suo padrone che magari è il momento di civilizzarsi, che la sua città sta cambiando e che esiste un mondo di bidoni blu-gialli-verdi che vuol colorare il mondo…
…e sarà bastato cosi poco perché alla fine di questa triste storia finalmente tutti possano ammettere che questa raccolta differenziata è na “chiavica”!
Respinge ogni critica l’assessore all’Ambiente Antonio Zanotto, il quale ha precisato: “Il sistema è fatto per limitare il conferimento indiscriminato di indifferenziato. Quelli anonimi saranno raccolti con un aumento del controllo. C’è sempre stata una seconda raccolta per i sacchetti non differenziati”.