Processo eco: cade l’associazione mafiosa. Assoluzione piena per l’ex sindaco Susino

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La sentenza è stata pronunciata dal giudice Vincenzo Saito pochi minuti dopo le 14 alla presenza di un nutrito pubblico che ha ascoltato la lettura in silenzio.

Sette condannati e quattro assolti. Così si chiude in primo grado il processo nato dall’Operazione Eco.

Per tutti gli imputati è caduta l’associazione mafiosa. 

Assolto con formula piena, perchè il fatto non sussiste, l’ex sindaco di Scicli, Franco Susino.

Assolti anche Bartolomeo Cannella, Giovanni Distefano e Lorenzo Trovato.

Queste le condanne:

Franco Mormina: 11 anni e 6 mesi.

Ignazio Mormina: 4 anni e 6 mesi.

Giovanni Mormina: 5 anni.

Giacomo Fidone: 9 anni e 6 mesi.

Ugo Lutri: 2 anni.

Renzo Gazzè: 1 anno e 8 mesi.

Vincenzo Tumino: 1 anno e 4 mesi.

 

Un totale di pene per 37 anni contro gli oltre 130 anni richiesti dalla difesa rappresentata dal pm Valentina Sincero della Dda di Catania al termine della requisitoria.

Nel dettaglio le richieste che erano state avanzate: Franco Susino 7 anni, Franco Mormina, 24 anni; Ignazio Mormina 20 anni; Giovanni Mormina, 20 anni; Giacomo Fidone, 20 anni; Ugo Lutri, 18 anni; Bartolomeo Cannella, 6 anni; Giovanni Distefano, 6 anni; Renzo Gazzé, 4 anni; Lorenzo Trovato, 5 anni; Vincenzo Tumino, 6 anni; e Franco Susino, 7 anni.

L’ex sindaco di Scicli, Franco Susino, rispondeva di concorso esterno in associazione mafiosa. 

Ora, per lui, è arrivata l’assoluzione con formula piena.

L’ex primo cittadino ha espresso grande soddisfazione. “Non tornerò più in politica – ha detto. Scicli ha pagato un prezzo troppo alto”. Oggi pomeriggio, come prima cosa, andrà a pregare sulla tomba del papà, un ex carabiniere. In questi anni del procedimento non c’era andato, forse perchè aspettava di farlo oggi, dopo che la giustizia ha fatto il suo corso, dimostrando la sua totale estraneità ai fatti.  

Il suo legale, Cesare Borrometi: “La sentenza ha reso giustizia al dottore Susino che effettivamente non era assolutamente coinvolto in questa vicenda”.