Calci e morsi alla convivente. La figlia di 4 anni fa da ‘scudo’, ma l’orco non si ferma

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Immagine di repertorio

L’ennesima storia di violenza tra le mura di casa interrotta dal pronto intervento degli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa che hanno soccorso una giovane donna e la sua bimba di soli 4 anni, traendo in arresto il convivente che l’aveva colpita più volte con schiaffi, pugni e morsi.

L’uomo, originario della provincia di Siracusa, di trentaquattro anni, ha continuato a colpire la sua convivente nonostante la figlia di soli 4 anni, in lacrime, si fosse interposta a difesa della madre, provocando alla piccola lesioni ad un braccio.

Il tutto è successo in piena notte quando al 113 è giunta la segnalazione di un’aggressione in atto ai danni di una donna, all’interno di un’abitazione del centro storico. Immediato l’arrivo sul posto delle Volanti della Polizia di Stato che hanno trovato una giovane donna disperata con i segni al volto delle botte subite e la sua figlia di soli 4 anni in lacrime.

Sul posto gli agenti hanno bloccato l’autore dell’aggressione, il convivente della donna, che, nonostante la presenza sul posto della piccola figlia, per futili motivi aveva preso a calci e pugni in faccia la giovane.

Evidenti i segni delle botte ricevute sfociate in un profondo morso al braccio destro della giovane mamma e le suppellettile spaccate e sparse all’interno della casa, evidenza di una feroce colluttazione.

La donna e la piccola sono stati soccorsi dal personale del 118 che riscontrava contusioni al volto, agli arti ed un trauma cranico ai danni della donna e un trauma al braccio sinistro per la piccola.

Condotta presso gli uffici della Questura la donna ha raccontato anni di soprusi e di violenza subite dal convivente violento che in un’occasione la colpiva con schiaffi al viso continuando a colpirla a terra con calci all’addome, fermandosi solo per l’intervento della piccola figlia che dopo aver assistito ai fatti faceva scudo con il suo corpo per proteggere la madre.

Un’altra aggressione avveniva invece per strada, quando sempre per futili motivi l’uomo andava in escandescenza prendendo a botte la donna che veniva soccorsa da passanti.

Anche in questa occasione la donna per paura del convivente non denunciava i fatti alle Forze dell’Ordine.

All’esito dell’ennesima aggressione, la giovane mamma, soccorsa dai poliziotti intervenuti, acquisita maggiore fiducia in stessa, decideva di porre fine alle violenze subite denunciando il suo convivente.

All’esito di quanto accertato l’uomo, F.A. (n.d.r. si forniscono solo le iniziali per tutelare la figlia minorenne) trentaquattrenne, pluripregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio, veniva tratto in arresto con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla presenza, al momento delle aggressioni, della figlia minorenne.

Lo stesso su disposizione del P.M. di turno, Dott. Gaetano Scollo, veniva tradotto presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.