La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere a carico di un vittoriese (non si divulgano le generalità a tutela dei minori vittime di reato) che, intercettato nel corso di un’indagine della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria, oltre ai reati per i quali si indagava, usava violenza nei confronti dei figli.
I poliziotti che ascoltavano le sue telefonate non potevano credere a ciò che stava accadendo, il soggetto si rendeva responsabile di comportamenti violenti quasi ogni giorno e di rilevante gravità.
La Polizia di Stato conosceva bene l’odierno arrestato in quanto aveva già violentato la moglie e per questo era stato già catturato; tornato in libertà, avrebbe dovuto prendersi cura dei figli, considerato che la moglie di origini straniere era fuggita abbandonando i piccoli.
Nessuna cura per questi bambini e quando le indagini per altri reati stavano proseguendo bene, tutto è stato interrotto perché la tutela dei bambini va sempre al primo posto.
Notte e giorno i poliziotti hanno raccolto tutti gli elementi di prova a carico del padre dei 4 bambini, così, il Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Marco Rota, informato di quanto stava accadendo, ha immediatamente richiesto ed ottenuto la misura cautelare della custodia in carcere per mettere fine a questa inaudita violenza.
Il padre al telefono con la mamma (nonna dei bambini) si vantava di aver fatto male ai propri figli e per questo veniva redarguito.
Strazianti le telefonate dei piccoli di notte ai nonni, “vienimi a prendere, papà non si sveglia, non abbiamo mangiato tutto il giorno”.
L’indagine si è conclusa in tempi record proprio per la pericolosità del soggetto ed il rischio che correvano i bambini, tutti molti piccoli.
Al momento dell’esecuzione, gli uomini della Squadra Mobile, con i colleghi del Commissariato di Vittoria si sono presentati a casa del padre violento, che non appena ha compreso che doveva essere condotto in carcere, è andato in escandescenze, forse anche per l’assunzione di droga.
La scena che si è presentata agli occhi dei poliziotti era quasi surreale, la casa era un porcile, sporcizia ovunque, spazzatura, escrementi, mobili distrutti, indumenti a terra, materassi sporchi senza lenzuola, proprio dove dormivano i bambini.
Considerata la gravità dei fatti commessi e la delicatezza dell’intera vicenda che vedeva il coinvolgimento anche dei nonni (non hanno denunciato i fatti, seppur molte volte hanno assistito i piccoli), non è stato possibile affidare i bambini ai familiari, pertanto sono stati interessati l’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Ragusa e gli assistenti sociali del comune di Vittoria.
I bambini (alcuni avevano ancora i segni addosso della violenza subita), sono stati portati negli uffici della Squadra Mobile insieme ai nonni dove, con l’aiuto di personale specializzato, è stato spiegato loro che dovevano andare per un breve periodo in una comunità.
Dopo una prima difficoltà, i bambini hanno compreso che il tutto era stato fatto per il loro bene e che a breve avrebbero potuto riabbracciare i familiari, qualora questi dimostrino di poter prendersi cura di loro.
I piccoli adesso stanno bene e sono seguiti con grande attenzione dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori e dallo stesso presidente del Tribunale.
L’arrestato è stato condotto in Questura a Ragusa dove è stato identificato dalla Polizia Scientifica e subito dopo condotto in carcere.