Per una volta, almeno per una, speravamo che le battaglie politiche non fossero fine a sè stesse, ma avessero un fine più nobile, diciamo così.
E invece, la politica (quella degli scontri e delle fazioni, non quella con la P maiuscola) c’insegna (o meglio ci ricorda) che l’opzione San Tommaso è sempre la migliore.
Pur avendo riportato le due versioni (quella di alcuni gruppi di opposizione e quella dell’assessore Salvatore Corallo) senza dare per vera necessariamente nè l’una nè l’altra, ma mettendo a disposizione dei nostri lettori il corredo fotografico divulgato dalle due parti), abbiamo deciso di fare una passeggiata a Marina, dove purtroppo il tempo – almeno intorno alle 13,30 – non era tanto meglio di quello di Ragusa.
Ecco cos’abbiamo potuto constatare, come direbbe Catarella, di persona personalmente.
Riportiamo le affermazioni dei ‘politici’ e la nostra ‘conclusione’ a seguito di un oggettivo riscontro:
1) “Si è sciolta parte della pista ciclabile a Marina di Ragusa” (titolava un comunicato di Territorio)
NON E’ COSI’, IL ‘ROSSO’ DELLA PISTA E’ SEMPRE LI’, INALTERATO, semmai ci sono alcune parti con detriti (ma solo in qualche punto specifico e assolutamente residuali) frutto della pioggia caduta ieri.
2) “La nuova pista ciclabile si sgretola” (dichiarazione di ‘Insieme’)
NON E’ UN’ANALISI COMPLESSIVAMENTE CORRISPONDENTE AL VERO. E’ saltato un tombino, ora è in qualche modo segnalato. L’assessore Corallo ha spiegato che il manto stradale si è gonfiato per via della pioggia e in quel piccolo tratto nella parte grossomodo iniziale (venendo da Marina) il pietrisco ha invaso un paio di metri quadrati della pista,
Altre considerazioni:
1 – I lavori non sono completati. Nonostante qualcuno ci pedali già sù, ancora gli interventi devono essere ultimati. Quindi è presto dire cosa vada e cosa non vada in maniera definitiva.
2 – Drenaggio dell’acqua. Funzionerà meglio a lavoro finiti? Forse occorrerebbe vedere la questione con maggiore attenzione (come segnalava la collega Laura Incremona). Oggi, ore 13,30, in qualche piccolissimo punto (un paio di pozzanghere davvero piccole) c’era ancora dell’acqua residua della pioggia caduta ieri. Se gli accorgimenti sono già previsti, meglio così.
3 – Tempi dei lavori: sembrano a buon punto, tempo permettendo ci si augura siano conclusi entro breve.
4 – Il manto stradale del tratto a fianco della pista, quello in pratica percorribile con le auto, non è al meglio. Almeno in alcuni tratti andrebbe rifatto. Come detto su, se è previsto, tanto meglio così.
In conclusione: la pista ciclabile è finita nel tritacarne della rissa politica a cui assistiamo quotidianamente in consiglio comunale. Ed è davvero un peccato, perchè, piaccia o non piaccia, piccola, non perfetta, crea qualche disagio, la pista ciclabile è un segno di civiltà. Ogni proposta, idea, segnalazione attivano un dibattito democratico degno di senso, la battaglia all’ultimo scatto e allo slogan più urlato, invece, non porta a nulla di buono.