Sono bastate poche bombe d’acqua estive, per svellere la malta cementizia rossa che da poco era stata spalmata sulla carreggiata destinata alla pista ciclabile. Ma non solo.
Le piogge (come si può vedere dalle foto del consigliere comunale Angelo La Porta), hanno messo in evidenza un altro problema non indifferente. I cordoli sparti carreggiata, hanno inibito il drenaggio delle acque verso le griglie stradali e verso il mare. Risultato: strada inondata.
L’opera, costata al comune di Ragusa circa trecentomila euro, sarebbe dovuta essere consegnata prima della stagione estiva. Ma pare che da aprile ad ora, i lavori siano ancora in “alto mare”.
Probabilmente però, non tutti i mali vengono per nuocere poiché dopo questi allagamenti, si spera che la pista ciclabile venga fatta, anzi rifatta, in modo da non creare problemi oltre quelli già arrecati alla viabilità, ai commercianti e ai residenti.
Sull’accaduto interviene il gruppo consiliare ‘Insieme’.
“Auspichiamo che si ponga rimedio immediatamente a quanto registrato perché si sono già spesi oltre 300 mila euro del bilancio comunale per un opera che rappresenta certamente un segno di civiltà, e per questo va certamente apprezzata, ma che, forse, poteva essere progettata e realizzata diversamente.
In una rivisitazione delle scelte adottate ci permettiamo di suggerire di fare particolare attenzione alla sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, perché questo aspetto ci pare essere stato dimenticato.
Se il Sindaco Piccitto si intestardirà a fare di testa sua senza accogliere e sentire le sollecitazioni del buon senso, allora decida di pedalare quanto più lontano possibile da Ragusa”.